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CAVARZERE
26.12.2025 - 13:33
La dirigente Finotti: “Una micro-società che educa alla comunità, al rispetto e all’espressione di sé’”
CAVARZERE - La musica come linguaggio, come strumento di crescita e come palestra di comunità. È da qui che prende forma l’indirizzo musicale dell’istituto comprensivo “Aldo Cappon” di Cavarzere, un percorso strutturato e consolidato che accompagna gli studenti fin dalla scuola dell’infanzia e che oggi rappresenta una delle eccellenze dell’offerta formativa del territorio.
“La volontà di far crescere bambini e studenti all’interno dell’indirizzo musicale nasce già dalla scuola dell’infanzia - spiega la dirigente scolastica Ilaria Finotti -. Ad esempio con progetti con esperti esterni, nostri docenti, che lavorano sull’ascolto musicale, spesso legato all’aspetto pittorico, per favorire lo sviluppo globale del bambino”.
Un cammino che prosegue alla primaria con percorsi di teatro e musica e con progetti come “Due, tre, suoniamo”, che coinvolgono le classi quinte. “I docenti dell’indirizzo musicale entrano nelle quinte per lavorare con gli alunni e preparare il concerto di Natale. Chi arriva a scegliere il percorso musicale ha quindi già vissuto un’esperienza strutturata”, sottolinea la dirigente.
La scuola secondaria a indirizzo musicale si inserisce quindi in un progetto di ampio respiro, rafforzato dalla convenzione con il Conservatorio di Adria. “Monitoriamo i ragazzi già dalla seconda media e molti nostri ex studenti si sono diplomati al Conservatorio. In alcuni casi abbiamo consentito anche uscite anticipate per permettere loro di frequentare i corsi”, racconta Finotti. La stessa flessibilità viene garantita agli studenti impegnati nello sport agonistico, in una visione educativa che valorizza tutte le inclinazioni.
L’indirizzo musicale di Cavarzere è attivo da circa vent’anni, con docenti altamente qualificati e una lunga partecipazione a concorsi. Accanto alla musica, l’offerta formativa si è ampliata con l’inglese potenziato, oggi diventato corso strutturale, e con laboratori linguistici utilizzati anche per altre lingue. “Frequentare la scuola secondaria consente inoltre ai ragazzi di acquisire autonomia nel percorso casa-scuola, potendo muoversi a piedi o in bicicletta senza necessità di ulteriori trasporti”, aggiunge la dirigente.
Gli strumenti principali dell’indirizzo musicale sono pianoforte, violino, violoncello e clarinetto, affiancati da percussioni utilizzate come accompagnamento nei concerti e dallo strumentario Orff. “I nostri docenti riadattano musiche moderne e colonne sonore agli strumenti a disposizione, rendendo il repertorio più vicino ai ragazzi” - spiega Finotti.
Dal punto di vista didattico, il percorso prevede una lezione settimanale di solfeggio, la musica d’insieme e una lezione individuale di strumento di 50 minuti, concordata con le famiglie all’inizio dell’anno. “Il passaggio dalla dimensione individuale a quella orchestrale è fondamentale: in seconda e terza media gli studenti imparano a suonare insieme, a rispettare tempi, regole e ruoli” - sottolinea la dirigente. Per le lezioni collettive sono garantiti anche servizio mensa e pulmino, a sostegno delle famiglie.
La musica entra anche nella didattica del mattino, con il canto curato dai docenti di musica, preparando gli studenti alle esecuzioni accompagnate dall’orchestra. “L’indirizzo musicale è una micro-società: insegna a vivere in comunità, sviluppa le competenze logico-matematiche, il senso del ritmo e del tempo, ma anche la sensibilità emotiva. Alcuni ragazzi trovano proprio nella musica un linguaggio per esprimersi”, osserva Finotti. Un percorso aperto e inclusivo, che accoglie anche studenti con disabilità.
“Le prove attitudinali tengono conto del ritmo, della sonorità e della capacità di riproduzione dei suoni. Tutti possono trovare il proprio spazio”, precisa la dirigente.
Per coloro che vogliono conoscere da vicino l’istituto e l’offerta formativa è previsto un open day per il 17 gennaio. “Saranno allestite aree tematiche, dagli spazi musicali ai laboratori STEM e linguistici. I nostri studenti faranno da ciceroni, raccontando in prima persona la loro esperienza e spiegando che il passaggio alla scuola secondaria avviene in modo graduale”, conclude Finotti.
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