La Bora si mangia la spiaggia

ISOLA VERDE – Un Natale amaro per i gestori degli stabilimenti balneari di Isola Verde, che si sono ritrovati a fare i conti con l’ennesima ondata di erosione costiera. Il forte vento di Bora che ha soffiato nei giorni festivi ha portato via gran parte dell’arenile, lasciando dietro di sé un paesaggio desolato e la consapevolezza che il problema, ormai cronico, resta irrisolto.

Il fenomeno, ben noto agli operatori della zona, si ripresenta puntualmente ogni volta che il vento soffia con forza da nord-est. Anche la parte sud di Sottomarina ha subito danni, seppur in misura minore.L’unico rimedio finora adottato è il ripascimento, un’operazione tanto costosa quanto temporanea.

A denunciare la situazione è Giorgio Bellemo, presidente di Ascot Spiagge, che non nasconde la frustrazione:“Questo è il nostro regalo di Natale alternativo. Ogni anno la spiaggia scompare e tocca a noi operatori, anche il 26 dicembre, rimboccarci le maniche per sistemare. È un impegno che pochi vedono o vogliono vedere”.

Bellemo sottolinea come la questione non riguardi solo Isola Verde: “Anche Sottomarina, nella zona a sud, vive una realtà simile. Eppure si continua a pensare che le spiagge lavorino solo tre mesi l’anno e incassino tanto. La verità è che dietro c’è un lavoro costante, spesso invisibile”.

Il presidente di Ascot lancia infine un appello alle istituzioni: “Servono interventi strutturali e definitivi. Ci auguriamo che il nuovo assessore regionale, che conosce bene il territorio e ha già dimostrato attenzione verso Chioggia, prenda a cuore questa emergenza. Anche solo provarci sarebbe un segnale importante. È triste vedere come il lavoro di tanti venga vanificato da eventi naturali che, seppur inevitabili, possono e devono essere governati”. Un grido d’allarme che si ripete da anni, ma che oggi, spinto dal vento di Bora, torna a farsi sentire con forza.