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27.12.2025 - 12:32
VENEZIA - Scatteranno nella quasi totalità d’Italia sabato 3 gennaio 2026 i saldi invernali, appuntamento atteso da consumatori e commercianti che segna l’inizio ufficiale delle vendite di fine stagione. A stabilirlo sono gli “Indirizzi unitari delle Regioni” approvati nel 2011, che fissano l’avvio degli sconti al primo giorno feriale antecedente l’Epifania, con l’anticipo al sabato nel caso in cui tale giorno coincida con un lunedì.
Fanno eccezione soltanto due territori: in Valle d’Aosta i saldi inizieranno giovedì 2 gennaio, mentre in Alto Adige partiranno giovedì 8 gennaio. In Veneto, la stagione degli sconti prenderà il via il 3 gennaio e si concluderà il 28 febbraio, con il consueto divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.
In vista dell’avvio delle vendite di fine stagione, Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia hanno ribadito le principali regole per garantire saldi trasparenti e sicuri. Il cambio della merce acquistata resta generalmente a discrezione del commerciante, a meno che il prodotto non presenti difetti o non sia conforme: in quel caso scatta l’obbligo di riparazione, sostituzione o rimborso, secondo quanto previsto dal Codice del Consumo. Il consumatore ha due mesi di tempo dalla scoperta del difetto per segnalarlo.
Non esiste un obbligo per il negoziante di consentire la prova dei capi, mentre resta invece obbligatoria l’accettazione dei pagamenti elettronici, in linea con il processo di digitalizzazione dei sistemi di pagamento. I prodotti messi in saldo devono essere stagionali o di moda e soggetti a un deprezzamento legato al trascorrere del tempo.
Particolare attenzione va posta all’indicazione dei prezzi. È obbligatorio esporre il prezzo originale, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale. In base al decreto legislativo 26/2023, il prezzo di riferimento deve essere quello più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi. Nelle Regioni in cui sono consentite vendite promozionali durante l’anno o fino a pochi giorni prima dei saldi, lo sconto va calcolato sull’ultimo prezzo effettivamente praticato.
Il rispetto delle regole è fondamentale anche per evitare sanzioni. Le violazioni della normativa nazionale in materia di saldi sono punite dalla legge 114 del 1998 e prevedono multe che vanno da 516 a 3.098 euro, con importi ridotti in caso di pagamento immediato. Tra le irregolarità più frequenti rientrano la mancanza del cartellino del prezzo, i saldi effettuati fuori periodo, la mancata separazione tra merce scontata e a prezzo pieno e la pubblicità ingannevole.
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