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Nono giorno di ricerche per il pescatore disperso a Punta Sabbioni

Attivata un’imbarcazione dotata di ecoscanadglio

VENEZIA - Nono giorno di ricerche per il pescatore di 57 anni scomparso lo scorso 18 dicembre nella laguna di Venezia, nella zona di Punta Sabbioni, vicino alle barriere del MOSE. L’allarme era scattato dopo la segnalazione del figlio dell’uomo, preoccupato per il mancato rientro del padre.

Il giovane, notando l’assenza del genitore, aveva individuato in acqua il barchino del pescatore, lungo circa cinque metri, ribaltato, dando immediatamente l’allarme. Le operazioni di soccorso furono prontamente attivate, con il coordinamento affidato alla Capitaneria di Porto. Da allora, i sommozzatori del nucleo regionale dei Vigili del Fuoco di Venezia sono impegnati nelle ricerche, scandagliando la zona alla ricerca di qualsiasi traccia dell’uomo disperso.

Nella giornata odierna, le ricerche hanno visto l’impiego di un’imbarcazione dotata di ecoscanadglio, utilizzata per le ricognizioni dei fondali circostanti. Al momento, tuttavia, i target individuati non hanno prodotto risultati positivi, lasciando la comunità ancora in attesa di buone notizie.

Per potenziare le operazioni, da Roma sono in arrivo unità operative equipaggiate con sonar ad alta risoluzione, strumenti avanzati specifici per le ricerche in bassi fondali, che saranno determinanti per ampliare le possibilità di individuazione del pescatore. Le ricerche continueranno nei prossimi giorni, con la speranza di riportare a casa l’uomo sano e salvo.

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