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Sanità

“Chioggia attrattiva per le nascite”

Tutti i dati del Distretto 4. Contato (Ulss 3): "Buon servizio alla popolazione"

“Chioggia attrattiva per le nascite”

MESTRE - Entrando nello specifico dei numeri del Distretto 4, quello di Chioggia, Cavarzere e Cona, qui ci vivono 63.177 persone, in un territorio che registra una flessione demografica (-0,9%) e che, per conformazione e stagionalità, vede una quota significativa di accessi da fuori zona. In tutta la Ulss la media di accessi al Pronto soccorso da non residenti è del 15%, ma a Chioggia la quota sale al 20%, a conferma di una funzione di “cerniera” anche per utenze esterne, specie nel periodo estivo.

L’ospedale di Chioggia chiude il 2025 con 6.949 ricoveri complessivi. Nell’area medica sono 2.827, in chirurgia 2.232, nell’area materno-infantile 1.735. Il Pronto soccorso registra 32.016 accessi, sostanzialmente stabili sul 2024. E, sul versante dell’attrazione, alcune discipline mostrano indicatori importanti: Ostetricia e Ginecologia (28,0%), Oculistica (27,2%), Pediatria (26,0%). Sono dati che dialogano con le scelte recenti sul perimetro materno-infantile: tra le “altre attività” del 2025, la Ulss segnala infatti la conclusione dei lavori e l’avvio dell’attività della Pma e del nuovo punto nascita a Chioggia.

Sul fronte degli investimenti, Chioggia è uno dei cantieri chiave del Pnrr aziendale. Le grandi apparecchiature attivate tra 2024 e 2025 includono, per il presidio clodiense, un angiografo, un mammografo e tre sistemi radiologici fissi. A questo si aggiungono gli interventi sulle infrastrutture territoriali: la Casa della Comunità di Chioggia (3,2 milioni) è in lavori in corso, così come l’Ospedale di Comunità (2,9 milioni). Tra gli altri investimenti, compare anche l’Hospice di Chioggia (2,8 milioni), in fase di progettazione.

Cavarzere entra nel bilancio soprattutto come nodo della rete di prossimità: la Casa della Comunità prevista nel comune vale 2,6 milioni e risulta anch’essa “lavori in corso”. In un’area dove l’invecchiamento e le cronicità pesano sulla domanda, la scelta di rafforzare presìdi territoriali e percorsi intermedi (ospedali di comunità, Odc, continuità assistenziale) è coerente con i numeri della domiciliarità e con l’aumento dei ricoveri nelle strutture intermedie.

La pressione invernale, tuttavia, si sente anche qui. La direttrice medica Chiara Berti colloca Chioggia tra le aree con indicatori superiori alla media in questi giorni di anticipo del picco influenzale, e il direttore generale Edgardo Contato richiama il tema dell’organico, in particolare infermieri e Oss, come punto più delicato del ricambio e della tenuta dei turni, con criticità che toccano anche servizi ad alta domanda. La risposta organizzativa, nelle intenzioni della direzione, passa da investimenti, concorsi a ciclo continuo e formazione (anche estesa a operatori esternalizzati), ma anche da una gestione realistica delle aspettative: “Ci sono margini di miglioramento - riconosce Contato - ma se dobbiamo tirare un bilancio anche dall’esterno, nel suo insieme diamo un buon servizio alla popolazione”.

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