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Cavarzere

Gruppo Scout, dicembre di crescita

Momenti di confronto con il territorio e l’arrivo di nuovi componenti accolti come novizi

Gruppo Scout, dicembre di crescita

CAVARZERE - Per il Gruppo Scout Cavarzere dicembre non è stato solo il mese delle feste, ma un percorso educativo e comunitario culminato nella vigilia di Natale. Il filo conduttore è stato la Luce della Pace di Betlemme: la fiamma che, secondo una tradizione secolare legata alla Chiesa della Natività, viene condivisa ogni anno come segno di fraternità tra i popoli.

Sabato 13 i rover e le scolte sono andati a ritirarla alla stazione di Rovigo, insieme a tanti altri “portatori di pace”. Un gesto semplice, ma carico di significato: ricevere una luce e scegliere di custodirla, per poi consegnarla ad altri. Domenica 14 la distribuzione è entrata nel vivo: al mattino nelle parrocchie e nel pomeriggio in piazza, dove molte persone hanno acceso la propria candela, assumendosi simbolicamente l’impegno di diffondere speranza nel quotidiano.

Nei giorni successivi la Luce è arrivata anche nei luoghi più fragili e preziosi del territorio: la Residenza Danielato, il Centro Sollievo e gli ospiti della Cooperativa Emmanuel, oltre che in tutte le chiese del capoluogo e delle frazioni. Tappe che trasformano il simbolo in prossimità concreta, ricordando che pace significa anche attenzione, ascolto, presenza.

Dicembre è stato inoltre tempo di crescita interna. La branca R/S si è allargata con l’ingresso di nuovi novizi — Anna Lidia, Pietro e Tobia — accolti da Anna, Francesco ed Emma. Il Noviziato-Clan ha scelto un nome e un grido che sono già un programma: “Oltre le tenebre, Eclisse, la luce non svanisce!”, un invito a non fermarsi davanti alle difficoltà, ma a cercare direzione e responsabilità.

La vigilia di Natale ha chiuso il mese con una serata “speciale” vissuta insieme: un momento di riflessione sulla speranza, accompagnato da parole dei Papi, passaggi musicali e il fuoco come cuore dell’incontro. Poi le foto dell’anno trascorso, per rivedere avventure e sorrisi, e infine il convivio: chiacchiere, risate, quel calore che nello scoutismo è parte dell’educazione. Come ricordava Baden-Powell, varcando l’adolescenza non basta conoscere la Legge Scout: occorre applicarla, trasformandola in stile di vita. E’ lo stesso spirito con cui il gruppo ha rinnovato l’invito alla comunità a “far camminare” la Luce, condividendola nelle case e nelle famiglie. L’ultima distribuzione è stata annunciata durante la messa delle 22 in Duomo, a suggellare un mese in cui un simbolo antico è diventato gesto pubblico e quotidiano. E mentre il calendario delle attività prosegue, i ragazzi e le ragazze del gruppo guardano ai prossimi mesi con la stessa consegna: costruire comunità, passo dopo passo, perché la pace non resti una parola delle celebrazioni, ma diventi pratica.

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