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Quattro ristoranti: la città si "spacca" sulla tradizione

Il celebre programma di Alessandro Borghese in onda ieri sera su Sky

Quattro ristoranti: la città si "spacca" sulla tradizione

CHIOGGIA - Il nome del vincitore era noto da tempo, ma questo dettaglio non è bastato a rovinare la sorpresa ed i colpi di scena nella puntata del programma "4 Ristoranti" dedicato alla città di Chioggia.

A dividere è stata un piatto della tradizione: la Luserna incovercià.. piatto con origini (quasi) povere e composto da ingredienti semplici ed una lavorazione base.. che però ha colto in flagrante tutti e quattro i concorrenti che non sembrano essere riusciti a replicarlo alla perfezione.

Assente nel piatto? L’aceto. Proprio questo piccolo dettaglio sembra aver spaccato letteralmente il gruppo di ristoratori: Alessio de All’Arena a Sottomarina, Felice de “La Taverna di Nadia e Felice”; Alberto del “Ristorante Alberto Capo” e Cristina de il “Bacaro La Baia dei Porci”.

 


Al di là del risultato a vincere indubbiamente è stata la qualità del pesce, proposto in diverse varianti: dal crudo, al tradizionale combinato con prodotti di altre regioni, fino a sconfinare verso l’estero con un originalissimo sushi anche a base di anguilla (ndr promosso a pieni voti).

 


Non sono mancati, come prevedibile, i lanci di coltelli tra ristoratori, tra la “rivalità” tra Sottomarina e Chioggia (distinti tra marinanti e isolani, albergatori e pescatori, formichine e cicale e, come ricorda Alessio, divisi da un ponte) delusi da alcuni voti o dall’atteggiamento di alcuni concorrenti (eccessi di "fastidio" alle critiche o piatti troppo abbondanti considerati strategie).

Lo spaccato di Borghese ha restituito un piccolo ritratto della città e della sua ristorazione, settore sicuramente molto più ampio (i concorrenti erano solo quattro ma i ristoranti sono molti di più), guidando gli spettatori attraverso le eccellenze locali, le sue peculiarità, le sue contraddizioni e anche le sue difficoltà (un settore della pesca legato ai blocchi che hanno "inficiato" sulla disponibilità dei prodotti e anche alla scomparsa di alcuni di essi – come le schie – tipici della tradizione).

Ma ha restituito sorprese e quel forte spirito di orgoglio che contraddistingue i chioggiotti. A trionfare – ma già si sapeva almeno per chi ha assistito in diretta alla festa – è stata La Baia dei Porci per la qualità dei prodotti (qualità confermata dagli stessi ristoratori) messi nel piatto.


Ma andando oltre il risultato (che come specifica Cristina dopo aver letto i voti è solo un gioco) alla fine ogni ristoratore ha potuto portare un pezzo di sé (anche personale) ed un pezzo della città nelle TV di tutta Italia, restituendo a Chioggia il suo vero grande valore aggiunto: l’anima cittadini

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