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IL BILANCIO
29.12.2025 - 19:26
MESTRE - Una popolazione che continua a ridursi (611.434 residenti nel 2025, contro i 624.342 del 2020) e che invecchia rapidamente: oltre un quarto degli assistiti ha più di 65 anni (26,7%) e l’indice di vecchiaia arriva a 2,5 anziani per ogni giovane tra 0 e 14 anni. E’ su questo scenario demografico che la Ulss 3 Serenissima ha presentato i numeri del 2025 nella conferenza stampa di fine anno.
Nella sede amministrativa di Mestre attorno al lungo tavolo ovale si sono disposti il direttore generale Edgardo Contato e i direttori delle aree Vittorio Selle (Dipartimento Prevenzione), Chiara Berti (Direzione Medica), Luigi Antoniol (Direzione Amministrativa) e Massimo Zuin (Direzione Socio Sanitaria).
Contato è partito da un dato di fatto incontrovertibile e che ha ripagato il grande lavoro fatto in questi anni: il posizionamento dell’Ospedale di Mestre tra i primi due a livello nazionale per l’Agenas. E non solo, anche quello di Chioggia nell’ambito osteomuscolare ha ottenuto un riconoscimento per il livello raggiunto.
Andando ai numeri, sul fronte ospedaliero, i ricoveri negli ospedali pubblici crescono lievemente: 64.494 (+0,8% sul 2024), con oltre metà dei ricoveri che riguarda pazienti over 65. Nel dettaglio dei presìdi: 27.504 ricoveri all’Ospedale dell’Angelo, 9.826 a Venezia, 20.215 tra Dolo e Mirano, 6.949 a Chioggia. I nati sono stati 3.101 (-6,6%).
Tra i dati più “identitari” dell’azienda spiccano alcune linee ad alta complessità. In area medica, l’Ematologia di Mestre conta 47 pazienti sottoposti a trapianto allogenico di midollo osseo, con un incremento del 51% sul 2024. Un risultato che il direttore generale Edgardo Contato rivendica come indicatore di posizionamento: “I trapianti allogenici sono tra i più importanti in regione”.
In chirurgia pesa anche la spinta tecnologica: gli interventi eseguiti con robot chirurgico passano da 451 nel 2024 a 597 nel 2025 (+32,4%), di cui 455 a Mestre e 142 a Dolo, dove da settembre è operativo un nuovo robot. Contato collega la crescita al rafforzamento delle competenze e al “pieno regime” della piattaforma robotica, sottolineando come l’innovazione debba tradursi in equità di accesso e volumi stabili per mantenere qualità e sicurezza.
E’ però il Pronto soccorso a fotografare meglio di ogni altro servizio la pressione quotidiana: 241.525 accessi nel 2025 (+0,4%), con volumi sostanzialmente costanti nei cinque PS (Mestre 88.564, Venezia 33.230, Dolo 44.633, Mirano 43.082, Chioggia 32.016). Il 90% degli accessi “bianchi e verdi” si chiude entro 6 ore e 6 minuti, con permanenza mediana pari a 2 ore e 21 minuti. Ma soprattutto, la macchina dell’emergenza produce un numero enorme di atti: 2,6 milioni di prestazioni (+0,5%), pari a 10,5 prestazioni per accesso. “Quasi undici prestazioni ogni volta che una persona entra in Pronto soccorso, come un check-up: nessuno esce senza una valutazione certa” osserva Contato.
La stagione influenzale, intanto, sta anticipando il picco e mette in tensione i reparti. La direttrice medica Chiara Berti parla di “giorni complicati”, con casi di insufficienza respiratoria e un tasso di ricovero elevato dove pesa anche l’assenza dei medici di medicina generale nei festivi e prefestivi: “Mestre, Dolo, Mirano e Chioggia registrano livelli superiori alla media”. In risposta, l’azienda attiva misure di tutela come il Piano emergenza sovraffollamento (Peso). Sul “fronte telefonico” del bisogno, Contato cita le chiamate 116 e 117: “Il 26 dicembre abbiamo avuto 3.666 chiamate e il 27 dicembre 4.227” con picchi di afflusso che, pur con “una decina” di isolamenti per influenza, hanno generato un po’ di disagi.
Prevenzione e screening restano il pilastro per “tagliare” ricoveri e complicanze in una popolazione anziana. La campagna antinfluenzale in corso registra 109.719 somministrazioni e una copertura over 65 del 46,2% (obiettivo regionale 55%). Il direttore del Dipartimento di Prevenzione Vittorio Selle parla di “attività cardine” e di una fatica culturale che incide sulle adesioni, pur con segnali incoraggianti nei target fragili. Molto forte, invece, la campagna anti-Rsv per i neonati: copertura complessiva 83,2%, sopra la media regionale. “Risultati straordinari grazie a un lavoro a più mani” sottolinea Selle. In parallelo, le vaccinazioni pediatriche arrivano al 95,9%.
Sul versante screening, l’Ulss 3 raggiunge performance rilevanti: nello screening mammografico di II livello l’intervallo tra I e II livello entro 28 giorni è all’80,6%, in linea con l’obiettivo regionale dell’80%. Aumentano in modo marcato anche gli interventi di cataratta: 11.432 nel 2025 contro 8.523 nel 2024 (+34,1%), in un contesto regionale di investimento sulle liste d’attesa oftalmologiche.
A completare il quadro ci sono i servizi territoriali: 16.714 pazienti presi in carico nell’area infanzia-adolescenza-famiglia (133.990 prestazioni), con circa il 25% di utenza straniera; 22.472 pazienti seguiti in assistenza domiciliare per un totale di 492.760 prestazioni (+3%), centrando il target Pnrr sugli over 65. Crescono anche i ricoveri nelle strutture intermedie (2.338, +5%) e gli ospiti nelle case di riposo (4.037, +4,5%).
Sullo sfondo, la sostenibilità economica: il costo complessivo aziendale è pari a 1,6 miliardi, con 425,8 milioni per il personale e 257,1 milioni per farmaci e dispositivi. Contato non nasconde la complessità: “Nelle pieghe di questi numeri non tutto funziona alla perfezione: disagi e contrattempi ci possono essere, ma nel suo insieme la popolazione ha un servizio puntuale”. E rivendica il posizionamento nelle valutazioni regionali: obiettivi raggiunti con pieno punteggio nelle verifiche istituzionali.
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