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A Venezia Quinn installa Baby 3.0, omaggio al mistero della nascita

L'artista italo americano, figlio di Antony Quinn si è aggiudicato per 80mila euro la location di Ca' Corner

A Venezia Quinn installa Baby 3.0, omaggio al mistero della nascita

VENEZIA - È iniziata ieri, lunedì 11 luglio a Ca’ Corner, sede della Città metropolitana di Venezia, l’installazione dell’opera “Baby 3.0” creata dall’artista italo-americano Lorenzo Quinn, figlio dell'attore Antony Quinn e di Jolanda Addolori, che resterà esposta nel giardino progettato dal Sansovino fino al 31 ottobre prossimo. 

Quinn è conosciuto a Venezia per la precedente installazione delle mani che sorreggevano i palazzi. 

La collocazione della scultura è il frutto del risultato di un bando lanciato dalla Città metropolitana il marzo scorso al quale ha partecipato e vinto lo studio di Quinn che si è assicurato la suggestiva location del giardino di Palazzo Corner della Ca’ Granda, già più volte utilizzata per l’esposizione di opere della Biennale Internazionale d’Arte. 

Il bando aveva una base d’asta di 15mila euro mensili, lo studio dell’artista italo-americano si è garantito la location con un’offerta superiore, pari a 20mila euro mensili, per un totale di 80mila euro. La cifra che entrerà nelle casse della Città metropolitana verrà, come sempre avviene in questi casi, utilizzata per le spese di manutenzione di Ca’ Corner, di cui l’ente è proprietario.

 "Baby 3.0"  è un simbolo di rinascita, tributo verso il mistero della vita e segna una nuova fase del percorso artistico di Lorenzo Quinn senza abbandonare le tematiche e le istanze che gli sono più care, compresi la salvaguardia e il destino della città lagunare, alla quale è da sempre molto legato, e i valori più profondi della nostra Umanità.

 I lavori di installazione si concluderanno mercoledì 13 mentre giovedì 14 l’opera verrà presentata alla stampa e, quindi,seguirà il taglio del nastro.

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