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CRISI IDRICA
21.07.2022 - 07:43
CA’ LINO – Situazione drammatica a Ca’ Lino: stop all’irrigazione, le acque del fiume Adige sono troppo salate. A rischio, ovviamente, la campagna di autunno del radicchio e delle carote con gli agricoltori che, da questo momento, non potranno irrigare i campi.
“Stimare il danno in questo momento è ovviamente difficile - spiega il referente Cia Mauro Mantovan – ma di certo ci troviamo davanti ad una situazione eccezionale che metterà in grande sofferenza l’intero settore. Fino alla settimana fa il problema era ancora limitato perché le piogge in Trentino Alto Adige permettevano ancora di gestire la situazione con le barriere antisale attualmente presenti. Ora che le piogge non ci sono nemmeno più in trentino la situazione è precipitata. L’acqua salata è risalita troppo e ora non può essere utilizzata per irrigare i campi di Ca’ Lino. Va un po’ meglio a Cavanella d’Adige”.
Le porzioni di mais e soia sono ormai compromesse e grossi rischi corre il radicchio. Questo infatti è il periodo in cui si trapiantano le piantine e la mancanza di acqua è devastante per gli agricoltori. Grossi problemi anche per le carote.
Soluzioni all’orizzonte, a breve termine, sono pari a zero: “Stiamo pagando in maniera devastante – continua Manovan – il ritardo della costruzione della barriera anticuneo salineo sul Brenta. Prima della venuta della giunta Romano Tiozzo si trovava più vicina alla foce, poi è stata spostata più a valle ed è stata una decisione terribile per i ricorsi che ha generato e per le tempistiche progettuali. Per quella sull’Adige i tempi ottimistici di costruzione sono attorno ai 3 anni. Se ci si fosse mossi più celermente in questo ultimo decennio, oggi non avremmo di certo questi problemi, ma anzi avremmo due barriere su Adige e Brenta che ci permetterebbero di essere tra i pochi ad uscire in piedi da questa situazione”.
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