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IL CASO

"Nessuna pietà, i daini del Delta saranno macellati"

Nonostante la marcia ambientalista, la Regione Emilia Romagna appare intenzionata a proseguire nel piano di cattura e abbattimento

Sono ormai centinaia: i daini vanno limitati (o eliminati)

DELTA - "La Regione Emilia Romagna conferma: nessuno stop alla strage dei daini di Lido di Volano e di Lido di Classe". Lo dice Gabrielle Gibin, referente del Coordinamento per la tutela dei diritti degli animali Rovigo, che domenica scorsa aveva partecipato alla grande marcia, nel Delta Ferrarese, per bloccare il progetto di cattura e macellazione dei daini"Con la delibera regionale 140/2021 - prosegue la spiegazione di Gibin - i daini del lido di Volano e di Classe, verranno destinati a zone di prelievo per la caccia al daino e ad allevamenti come da legge 157/92, principalmente da carne. Da questa delibera deriva una delibera dell’ente parco, e la recente determina".​

"Le motivazioni millantate dalla regione sarebbero gli incidenti stradali che poi sveliamo essere irrisori e del tutto azzerabili con metodi ecologici di cui gli amministratori non vogliono senti­re parlare, i danni al­l’agricoltura che si rivelano inesistent­i e danni all’ecosist­ema mai valutati, in zone in cui l’impro­nta antropica e la cementificazione stan­no distruggendo l’am­biente da anni".

La questione centrale risulta, poi, il grande aumento della popolazione di daini, passata dagli iniziali 200 agli attuali 1500. Da qui l'idea di aprire un vero e proprio bando ad allevamenti interessati a catturare gli animali, per poi abbatterli e venderli come carne.

"A chi danno fastidio in realtà i daini di queste zone? - prosegue Gibin - Perché la determina del parco è uscita a soli 25 giorni dalle elezioni?
A che gioco sta giocando chi difende la Regione nella vetusta commedia del “buono” e del “cattivo”? Chiedetevi perché nessun piano di eradicazione che prevede l'uccisione di animali introdotti dall'uomo è mai funzionato".

"La spiegazione è semplice e scientificamente provata, ogni specie animale di fronte al pericolo di soccombere si riprodurrà in maniera esponenziale. Chiedetevi perché, nel 2022, non si riesca ancora a trovare un'alternativa che non preveda l'uccisione di animali innocenti aprendo dei canali di dialogo con chi veramente conosce la situazione e che ha soluzioni certe".

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