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VENETO

Sofia e Francesco, scomparsi da 2 giorni, erano morti in un dirupo

Le ricerche per i due ventenni si sono concluse nel peggiore dei modi

Sofia e Francesco, 20 anni, trovati morti nel dirupo

Sofia e Francesco

Erano scomparsi da due giorni e la speranza non si era mai spenta, di ritrovare Sofia e Francesco, di dare una spiegazione a quel loro silenzio che proseguiva da due giorni, da quando, per l'ultima volta, erano stati visti uscire da una discoteca in zona Garda.

Si è continuato a sperare sino alla mattinata di giovedì 20 ottobre, quando Sofia Mancini e Francesco D'Aversa sono stati trovati morti, nella Fiat 500, completamente distrutta, precipitata in una scarpata sulla strada regionale 450, tra Lazise e Affi. Li avrebbe stroncati una tragica uscita di strada, con una caduta nel vuoto che non ha lasciato loro scampo.

Nelle ultime ore si erano moltiplicate le richieste di aiuto: si è parlato di loro anche durante la trasmissione "Chi l'ha visto", in onda su Rai 3. I familiari dei due ragazzi avevano denunciato la scomparsa dai carabinieri. Il sindaco di Costermano sul Garda, il paese di Sofia, aveva rilanciato un appello sui canali istituzionali del Comune.

In due, in base alle attuali ricostruzioni,  avrebbero passato la serata alla discoteca Amen di Verona, alle Torricelle, per poi ritornare verso il lago. La cella telefonica dei loro smartphone sarebbe stata agganciata prima a Desenzano, poi tra Calmasino e Lazise. In seguito, più nulla: forse a causa del terribile incidente stradale in cui sarebbero rimasti coinvolti.

Le ricerche si erano concentrate in diverse zone del lago, tra Bardolino, Calmasino, Lazise, Peschiera, Pastrengo e limitrofi. In campo decine di uomini e diversi mezzi di Carabinieri e Vigili del Fuoco, con unità cinofila, droni, elicottero, gli specialisti del Tas (il servizio di Topografia applicata al soccorso) e squadre di terra.

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