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CAVARZERE

Biometano, il rischio c’è ancora

Secondo il gruppo la ditta di Bovolone potrebbe chiedere una rivalutazione del diniego

Biometano, il rischio c’è ancora

CAVARZERE - Biometano, troppo presto per cantare vittoria . Nonostante il ‘no’ della Regione arrivato qualche giorno fa e annunciato dal sindaco Pierfrancesco Munari, il Comitato Ambiente e Sviluppo, che da tempo si batte contro la creazione dell’impianto, esprime perplessità sulla certezza che esso non venga effettivamente creato. “Per quanto riguarda l'annuncio del sindaco di Cavarzere, il documento ricevuto dalla Regione lunedì scorso non è ancora un atto definitivo - scrive il comitato -. Si tratta del preavviso di diniego che dà la possibilità all'interessato di depositare una memoria e di spiegare perché l'autorizzazione non dovrebbe essere negata”. Il rischio, quindi è che la ditta di Bovolone "Geo Engineering Srl" nel nome della loro società di comodo ‘Cavarzere Green Energy SA Srl’ tenti di depositare la documentazione necessaria per riaprire le trattative. “Storicamente, questi proponenti hanno sempre risposto all'ultimo momento entro le scadenze anche senza contenuti di importanza se non per prorogare soltanto il processo burocratico e tenere vivo il loro progetto - aggiungono -. Non è ancora il momento di abbassare il livello di attenzione”. Secondo il comitato, anche se il progetto a Ca' Venier venisse veramente negato con un atto definitivo, questo non sarà mai una garanzia totale. “Come ben visto e dimostrato solo qualche settimana fa con il caso di Papozze dove nonostante un'archiviazione del progetto ottenuta 4 anni fa, gli stessi proponenti del progetto di Ca' Venier (Geo Engineering Srl di Bovolone) hanno appena ottenuto una nuova autorizzazione esecutiva dalla Regione per costruire un impianto di biometano industriale - specificano -. Inoltre, l'approvazione degli altri progetti di biometano a Taglio di Po del 11 luglio e a Ariano in giugno, mostrano chiaramente che siamo in un periodo dove gli impianti e gli speculatori a caccia dei fondi Pnrr stanno spuntando ovunque. Sono impianti che senza i contributi non reggerebbero economicamente e distruggono l'economia, la qualità di vita e la sicurezza delle comunità che sono costrette ad ospitarli. Ora rischiamo di essere circondati da questi”. Il comitato si dice preoccupato per i possibili sviluppi sul territorio di altri impianti, necessari per ‘smaltire’ ciò che proviene dai sempre più numerosi allevamenti intensivi, che creerebbero un importante danno ambientale in un territorio fragile come il Polesine. “Siamo preoccupati per i commenti del sindaco che in una recente intervista sembrano dare un ok per considerare siti alternativi più lontani dalla città ma ancora comunque nel territorio di Cavarzere - concludono -. I commenti dell'intervista sembrano coerenti con quelli registrati durante la Conferenza dei Servizi della Regione Veneto a maggio 2022 fatti dal responsabile commerciale del proponente Geo Engineering Srl / Cavarzere Green Energy SA Srl che precisava che le richieste di proroga erano mirate a reperire, in accordo con il Comune di Cavarzere, un sito alternativo per l'impianto”. All’epoca era stata individuata un'area con caratteristiche idonee ma non era stato raggiunto l'accordo economico con il proprietario e pertanto era stato richiesto di riprendere l'iter autorizzativo per il sito già oggetto di istanza. “Ora vorremmo quindi sapere precisamente dove si trova l'area individuata dal Comune per il proponente e qualsiasi altra idea possibile per un sito alternativo dentro i confini del Comune di Cavarzere. Ed intanto aspettiamo l’atto definitivo di diniego per l’impianto biometano a Ca' Venier”.

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