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MOSTRE
17.07.2023 - 17:59
CHIOGGIA – Pianeta 309, il progetto fotografico di Riccardo Ciriello e Terry Manfrin incentrato sulla statale Romea, sarà ospitato dal 25 luglio a palazzo Ferro – Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto. La Statale è stata fotografata, dal 2008, per 14 anni. “Per noi è un appuntamento importante – esordiscono gli autori -. Oltre a ribadire la bontà e l’innovazione del linguaggio fotografico, il Consiglio Regionale ha ritenuto lodevole anche il modo in cui trattiamo il soggetto che abbiamo reso protagonista del racconto”. Una strada che ora è piegata alla sola narrazione della sua pericolosità precisano no gli autori. “Ma la Romea è anche una strada che serve un tratto importante di economia agricola, ittica, oltre che una fetta importante di costa adriatica da vivere in chiave turistica” - specificano.
Gli autori hanno voluto raccontare la Romea partendo dalle scene di vita che la compongono, tramutandole in un luogo preciso e definito. Nel lavoro non appare come una linea veloce, quasi spersonalizzata. E lo hanno fatto offrendo il punto di vista del viaggiatore, scattando sempre a bordo di veicoli. Oltre alla Romea dalle loro immagini emerge prepotente anche la presenza dell’acqua, salata e dolce, che rappresenta una costante importate di questo territorio e che la rende un'unica entità geografica e l’indagine del paesaggio tra l’area meridionale della Laguna di Venezia e il Delta del Po. “Andremo in Consiglio Regionale per rilanciare le due istanze che abbiamo raccolto direttamente dalla Romea – continuano Ciriello e Manfrin -. La prima consiste nel recupero della sua dignità: è un percorso antico, esistente già in epoca etrusca e paleoveneta. Una strada che ha accompagnato le popolazioni di questa terra lungo oltre 2mila anni di vicende storiche non può essere raccontata solo come luogo di morte.
Una strada che parte da Ravenna e termina a Venezia, capitoli internazionali di arte e storia, ma che attraversa anche località culturali quali Chioggia, Comacchio, Mesola e Pomposa, senza contare le innumerevoli aree naturali sottoposte a tutela: un vero patrimonio storico, culturale ed ambientale ancora poco valorizzato nella sua unicità. Raccontare gli altri volti della Romea, recuperare la sua dignità, è possibile: lo abbiamo fatto noi per prima declinandola alla fotografia”. E poi il tema del futuro della strada.
“Che merita di essere immaginata come un itinerario storico e culturale, a servizio delle sue genti. Abbiamo avvertito - sostengono - una domanda emersa dalla strada durante i nostri viaggi: la Romea di domani deve rispondere alle esigenze di chi ha il numero civico a pochi metri o dei numerosi turisti e pendolari che la frequentano, o deve rispondere alle esigenze di camionisti che la percorrono solo per convenienza economica?
È una domanda fondamentale, dalla quale si declinano risposte infrastrutturali molto diverse tra loro e, di conseguenza, la vocazione di questo territorio”. L’esposizione sarà visitabile dal 25 luglio al 25 agosto e rimarrà chiusa i sabati, le domeniche e dal 14 al 18 agosto.
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