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IL CASO

Benzina a prezzo da capogiro: 2,722 euro al litro per il self service

L'episodio segnalato tra Milano e Varese

Benzina a prezzo da capogiro: 2,722 euro al litro per il self service

VENEZIA -  In questa torrida estate, non sono solo le temperature a toccare picchi vertiginosi. Anche i prezzi della benzina stanno raggiungendo livelli che lasciano i guidatori a bocca aperta. A metà agosto, l'indicatore di prezzo nelle stazioni di servizio ha superato la soglia dei 2 euro al litro in molte parti del Paese, portando un oneroso regalo per coloro che intendono viaggiare durante le vacanze estive.

Tuttavia, è stata una stazione di servizio in particolare a catturare l'attenzione e suscitare indignazione. Sulla A8, l'arteria autostradale che collega Milano a Varese, una stazione di rifornimento ha esposto un prezzo da capogiro: 2,722 euro al litro di carburante, nell'opzione di rifornimento self service. Una cifra che ha sorpreso e infiammato gli automobilisti, costringendo un'associazione di consumatori ad intervenire.

L'Associazione Nazionale Utenti e Consumatori (Assoutenti) ha annunciato con fermezza che presenterà una formale segnalazione alla Guardia di Finanza in merito a questa situazione senza precedenti. Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, ha condiviso le preoccupazioni di molti cittadini: "Desideriamo capire come sia possibile praticare un prezzo di 2,722 euro al litro per il carburante self service e conoscere le ragioni dietro a questo costo astronomico, che supera di gran lunga la media dei distributori locali. Per un serbatoio medio, stiamo parlando di una spesa di 136,1 euro, una cifra considerevole che richiede un'analisi approfondita da parte delle autorità competenti. Dalla nostra rilevazione, il prezzo medio della benzina self service in autostrada è di 2,017 euro al litro fino ad oggi. Questo implica che la stazione di servizio in questione sta applicando prezzi che superano del 35% la media autostradale."

L'appello di Assoutenti non si è limitato a una semplice denuncia. La loro richiesta alla Guardia di Finanza comprende un'ispezione approfondita presso il distributore di carburante incriminato. Ciò sarà fondamentale per gettare luce su come tali costi siano stati determinati e se ci siano circostanze mitiganti o anomalie di mercato che giustificano questo livello di prezzi.

La reazione dei consumatori non è stata soltanto di sdegno, ma anche di crescente preoccupazione riguardo all'accessibilità alla mobilità. Con il costo della benzina che balza a livelli così elevati, molti italiani si trovano di fronte a un dilemma. Tra la scelta di viaggiare e sostenere una spesa così onerosa o di rinunciare ai piani di viaggio, le famiglie stanno valutando attentamente le proprie opzioni.

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