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DAL COMUNE
05.03.2024 - 18:41
CHIOGGIA – Daniele Tiozzo Brasiola reintegrato in giunta? E’ l’ultimo possibile colpo di teatro che si potrebbe concretizzare per tentare di ricucire i rapporti tra Fratelli d’Italia e il resto della Maggioranza. Brasiola è stato defenestrato dal sindaco Armelao lo scorso 22 novembre.
Da qui è cominciata la crisi con uno dei principali alleati della coalizione di centrodestra che, unita, è riuscita a vincere le ultime elezioni. Il 20 di dicembre la crisi ha portato alle dimissioni dell’altro assessore di Fdi, Tiozzo Caenazzo. Una decisione presa nell’attesa di capire cosa sarebbe successo in Maggioranza. In realtà, per oltre 100 giorni, è successo davvero poco. Fratelli d’Italia, con i suoi consiglieri, ha disertato commissioni e consigli comunale, fatta eccezione per Katia Hannot, Claudio Bullo e per l’assessore alla Cultura Elena Zennaro che, nel frattempo, è diventata anche vice sindaco. Nei giorni scorsi, per sbloccare lo stallo, Fratelli d’Italia ha rilanciato: Claudio Bullo e l’attuale segretario comunale del partito Matteo Penzo assessori. Secco il no di Armelao nei confronti di quest’ultimo, visto soprattutto dal primo cittadino, come il maggior responsabile della crisi. E così la situazione continua a non sbloccarsi tanto che, lunedì sera, si è tenuta un’accesa riunione tra Lega, Forza Italia e la civica che sostiene il sindaco Armelao. Molte le ipotesi sul tavolo, compresa quella di aprire a consiglieri di opposizione. Marco Veronese del Gruppo Misto è una possibilità sempre più concreta, Katia Hannot ha ormai un piede e mezzo fuori da Fratelli d’Italia, ma la posizione di Bullo e dell’assessore Elena Zennaro sarebbero molto più complicate. Difficile che, pur non avendo condiviso in questi ultimi mesi la linea di Fdi, vogliano uscire dal partito. Insomma Armelao, aprendo alle opposizioni, rischia di avere una maggioranza risicata e a rischio turbolenza. Ecco allora che prende corpo la possibilità di un passo indietro da entrambe le parti per tenere unito il centrodestra: Armelao riprenderebbe Brasiola, e Fratelli d’Italia e lo stesso Brasiola potrebbero accettare un ridimensionamento delle precedenti deleghe e ruoli dell’ex assessore (ad esempio niente carica di vice sindaco), magari ottenendo qualche delega “pesante” da assegnare a qualche altro esponente sempre di Fdi. Una ipotesi che potrebbe prendere piede anche se i ben informati parlano di forti dubbi sollevati da Forza Italia. Nessun “no” secco, a dopo 100 giorni in cui il partito ha sposato la linea del sindaco nel cacciare Brasiola, si aspetta che vengano date delle motivazioni concrete sul suo reintegro che non siano solamente di pura facciata. Insomma, per il sì a Brasiola servono spiegazioni e chiarimenti, con la Maggioranza che continua ad incontrarsi e a discutere freneticamente per evitare di imboccare la via delle elezioni anticipate.
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