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CRONACA

Colano a picco due imbarcazioni

Tempestivo l’intervento di i Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera per la presenza di idrocarburi

Colano a picco due imbarcazioni

CHIOGGIA - Peschereccio e barca a vela colano a picco in canal Lombardo: in città scatta l’allarme per le imbarcazioni abbandonate. Ieri mattina sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Chioggia per mettere in sicurezza la zona. Il maltempo in queste ore imperversa nel territorio e due imbarcazioni che, già da diverso tempo, non godevano di buona salute dal punto di vista strutturale, sono finite completamente sott’acqua. Si tratta di un peschereccio non più utilizzato da tempo e ben noto anche ai vigili del fuoco in quanto oggetto, anche in passato, di un intervento, e di una imbarcazione a vela anch’essa completamente abbandonata e ormeggiata nel trafficato canal Lombardo. A dare l’allarme, ieri mattina sono stati alcuni residenti che hanno visto le due barche colare inesorabilmente a picco e, nel giro di pochi minuti, dalla vicina caserma sono arrivati i vigili del fuoco. Oltre ai problemi alla navigazione causata dal loro affondamento, i pompieri hanno dovuto affrontare anche un problema ambientale dato che da uno dei due mezzi è fuoriuscita una gente quantità di carburante che si è riversata sull’acqua del canale. L’intervento è durato molto a lungo anche per arginare il versamento e impedire l’ulteriore fuoriuscita di idrocarburi. In città episodi di questo tipo stanno diventando, pericolosamente, all’ordine del giorno. In diverse zone del territorio infatti si trovano imbarcazioni abbandonate a sé stesse e a rischio di affondamento. Una situazione che colpisce soprattutto la zona attorno al bacino del Lusenzo dove, anche nei mesi scorsi, si sono verificati alcuni affondamenti di mezzi spesso con proprietario sconosciuto e le cui spese per la messa in sicurezza e il recupero finiscono con il gravare interamente sulla collettività. In questo ultimo caso sembra che i proprietari siano conosciuti dalle forze dell’ordine e che quindi sarà possibile addebitare i costi dell’intervento specie se emergerà che l’affondamento è stato dovuto, non alle difficili condizioni atmosferiche, ma alla scarsa manutenzione fatta agli scafi che li hanno resi più vulnerabili alle intemperie.

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