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LA RIFLESSIONE

Granchio Blu, una minaccia o una possibile risorsa?

Il dibattito divide ancora

Granchio Blu, una minaccia o una possibile risorsa?

CHIOGGIA - Spopola sulle tavole, ma rischia di mettere il mondo della pesca in ginocchio. L'opinione pubblica si divide tra chi ritiene il granchio blu una minaccia e chi una risorsa. Il mondo della gastronomia propende per quest'ultima possibilità, ma l'intera filiera della pesca è fortemente preoccupata per la sua massiccia presenza nell'Adriatico. Particolarmente colpiti gli allevamenti di vongole, cozze, ostriche di cui il crostaceo è particolarmente ghiotto, ma la loro presenza è così massiccia che, ormai, le reti dei pescatori, non pescano altro. La sua riproduzione è particolarmente preoccupante: ogni femmina, infatti, può arrivare a deporre da due a otto milioni di uova per covata. Impossibile, secondo i pescatori, che la soluzione al problema possa essere quella di mangiarlo. Proprio per questo, recentemente, c'è stata una missione a Bruxelles a cui hanno partecipato i principali esponenti regionali e i rappresentanti del Comune di Chioggia, la cui marineria è particolarmente colpita dalla specie aliena. Risposte concrete sul tavolo però non sono ancora arrivate e le prime pescate sulla diga nord di Sottomarina da parte di una delle bilance ha aumentato la preoccupazione: le reti, infatti, hanno catturato solo ed esclusivamente granchi blu.

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