Bar Acli, nuovo attacco ai locali

CONA - Ennesimo atto di vandalismo all'ex bar Acli, spazio di proprietà della parrocchia locale, divenuto tristemente noto alle cronache dopo la brutale aggressione, avvenuta al suo interno, a due volontari della zona, poi finiti in ospedale. A denunciare i fatti è il primo cittadino Alessandro Aggio, comprensibilmente deluso ed infuriato per il recente gesto che ha rischiato di mettere in serio pericolo l'incolumità di chiunque si trovasse a entrare nei locali.

“Cospargere tutto il pavimento di olio e di cocci di vetro al fine di ferire - ha scritto il sindaco attraverso i sociale -. Un atto gravissimo verso l’incolumità fisica di chi si è trovato a dover entrare per riprendere possesso degli ambienti. Questo è solo l’inizio di quanto è stato trovato oggi all’apertura della porta dell’ex bar Acli di proprietà della parrocchia da parte dell’ufficiale giudiziario”.

Le immagini condivise dal sindaco Aggio sono dolorose e sconfortanti e mostrano locali completamente devastati, un bancone ed un bagno a pezzi, una vetrata con evidenti segni di tentato sfondamento, cocci di vetro, taniche di olio e molto altro ancora.

“La mia vicinanza a don Ulisse e alla parrocchia tutta” - ha aggiunto Aggio -. Da oggi si riparte”. Il bar da tempo è oggetto di forti tensioni tra i precedenti gestori, una famiglia marchigiana, e la proprietà. Una gestione che era iniziata bene per poi sfociare in continui problemi causati dalla mancata osservanza delle regole proprio da chi lo guidava. A marzo, dopo il pignoramento di una macchina da caffè erano iniziate le prime opere di vandalismo del locale in un’escalation di violenza che era culminata con l’aggressione ai danni dei due volontari dell’Acli, Tomas Fontolan, consigliere comunale e promotore della festa paesana e Valentino Pilotto, volontario della festa.

I due si erano dati appuntamento nel locale per definire l’organizzazione della sagra paesana ma era stati aggrediti proprio dagli ex gestori giunti improvvisamente nel bar. Entrambi erano finiti in pronto soccorso. In quell’occasione erano volate anche parole pesanti e offese al parroco dell’Unità Pastorale, Don Ulisse.