Fratelli d'Italia critica il Cda della Casson

CHIOGGIA - Sulla questone Ipab è invece diversa la visione di Fratelli d'Italia, in consiglio di amministrazione con Giovanni Di Giovanni: "Da quando si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, presieduto da Serraino - fanno sapere con una nota - abbiamo sempre sentito ripetere lo stesso ritornello: “Bisogna internalizzare perché così facendo si ha un risparmio di natura economica”. Negli ultimi mesi addirittura il presidente aveva manifestato l’intenzione, in accordo con l’amministrazione Armelao, di internalizzare il Sad. Fratelli d’Italia è sempre stato contrario sia all’internalizzazione dei reparti, sia delle notti che del servizio assistenza domiciliare e lo ha ribadito a gran voce in tutte le sedi. Ci siamo sempre schierati dalla parte dei lavoratori affinché il loro lavoro fosse salvaguardato, per non mettere in difficoltà molte famiglie, alcune monoreddito, per dare continuità e garantire lo standard di assistenza ai nostri anziani. I fatti dimostrano che avevamo ragione. Dopo aver gioito nei giorni scorsi per il passo indietro fatto dal Cda dell’Ipab Casson in merito a Sad, ancor più festeggiamo oggi, vista la retromarcia del Cda in merito alle internalizzazioni dei posti di lavoro nei reparti. Finalmente chi non voleva vedere l’evidenza ha aperto gli occhi e si è accorto che il paventato vantaggio economico non esisteva e soprattutto anche ci fosse stato, quale sarebbe stato il prezzo sociale da pagare? I posti di lavoro sono salvi. Lo dicevamo da oltre un anno ma alla fine il presidente Serraino ha dovuto prenderne atto e smentire se stesso. Con molto rammarico apprendiamo però che le nostre istanze non sono state accolte anche per il servizio notturno, solo il consigliere Di Giovanni ha votato contrario all’internalizzazione. Così facendo si mettono comunque a forte rischio una decina di posti di lavoro. Per la politica non può che essere una sconfitta ed è per questo che monitoreremo con attenzione l’evolversi della situazione dando massima disponibilità al personale che lavorava nel servizio notturno".