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Sicurezza
07.08.2024 - 14:16
VENEZIA - Negli ultimi dieci anni, il territorio dell'azienda sanitaria veneziana ha registrato 44 morti sul lavoro, di cui due nell'ultimo semestre. L'età media delle vittime è di 40 anni, con tre decessi nel 2023 e un'età media di 45 anni, e sette nel 2022 con un'età media di 53 anni. Questa triste realtà viene ricordata dallo Spisal, il Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, in occasione della 68esima Giornata del Sacrificio del Lavoro, che si celebra domani, giovedì 8 agosto.
Nei primi sei mesi del 2024, lo Spisal ha effettuato interventi in 123 aziende, registrando 34 infortuni gravi, 87 pareri urgenti per decessi per malattie professionali e 2 emergenze. Nel 2023, gli interventi sono stati 175, con 66 infortuni gravi, 86 casi di malattia e 23 eventi rilevanti. Le indagini avviate e concluse per infortuni gravi e decessi dal 2023 ad oggi hanno coinvolto 87 lavoratori e 5 lavoratrici, con 36 casi in cui sono state riscontrate contravvenzioni alle norme di sicurezza.
Nel 2023, lo Spisal ha ispezionato 1.570 aziende locali, sanzionandone 193 per violazioni delle norme di sicurezza. I settori produttivi più frequentemente sottoposti a indagini sono la cantieristica navale, l'edilizia e la logistica.
Le segnalazioni di presunte irregolarità rispetto alle norme di sicurezza sono mediamente circa 80 all'anno, rappresentando meno del 10% delle ispezioni dello Spisal. "In questi casi segnalare presunte inadempienze è un dovere e un diritto di qualsiasi privato cittadino o istituzione: un lavoratore, un sindacato, la Pubblica amministrazione, i Vigili del fuoco e qualsiasi altro ente - spiega la direttrice dello Spisal Nicoletta Ballarin -. Si prende in carico la segnalazione e dopo precisa analisi, con l'acquisizione di eventuali ulteriori elementi, si decide se avviare un controllo nel luogo di lavoro segnalato. Ogni segnalazione e ogni attività conseguente rimangono tracciate e protocollate". Gli operatori dello Spisal collaborano anche con l'Autorità giudiziaria in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria.
La gran parte degli interventi condotti dallo Spisal, oltre il 90%, è invece pianificata sulla base delle indicazioni regionali e dell'Organismo provinciale di coordinamento, accanto allo studio ininterrotto delle ditte locali (secondo i dati Inail il territorio dell'Ulss 3 è composto da 32.262 aziende locali, per un totale di 198.659 lavoratori impiegati). "Si analizza quindi il database delle imprese in attività, divise per comparto e numero di dipendenti - dice Ballarin -, e si sviluppano piani di controllo diversi in base all'attività edilizia, a quella metalmeccanica, a quella agricola. Per quanto riguarda le ispezioni nei cantieri, si tengono anche in considerazione la copertura territoriale dei controlli (cantieri e controlli sono georeferenziati), la dimensione e le caratteristiche delle opere".
A tutta la parte di rilevazione delle inadempienze e violazioni della sicurezza dei lavoratori nella ordinaria attività di controllo, va aggiunta la formazione. Un nuovo approccio prevenzionistico prevede assistenza, condivisione di buone prassi e vigilanza. Questa attività è impostata sulla base dei Piani mirati di prevenzione, e dal 2023 ha coinvolto attivamente, tramite seminari costruiti su misura, oltre 250 aziende: 70 del settore legno, 31 dell'ambito della logistica e 154 dell'area metalmeccanica. Per 59 imprese è in corso l'attività di vigilanza. Dal 2024 è stato avviato anche il Piano mirato di prevenzione in edilizia, con il coinvolgimento di imprese e professionisti.
"Si tratta di una metodologia di azione che cerca di coniugare l'attività di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con l'attività di vigilanza propria dello Spisal - spiega Ballarin -, con l'obiettivo di innalzare gradualmente, ma in un intero comparto nel suo complesso, il livello di prevenzione e sicurezza".
La squadra Spisal è composta da medici del lavoro, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari e infermieri, ai quali si sono aggiunti recentemente figure quali lo psicologo del lavoro, il chimico e l'ingegnere.
Prosegue anche la sorveglianza sanitaria dedicata agli ex esposti a cancerogeni professionali, la collaborazione con l'équipe di Pneumologia dell'ospedale dell'Angelo di Mestre per il teleconsulto e per il gruppo multidisciplinare sulle fibrosi polmonari.
"In questa Giornata italiana del sacrificio è giusto ricordare che nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro sono stati fatti importanti progressi sia dal punto di vista culturale, tecnico e scientifico, sia con l'elaborazione a livello europeo di norme legislative e tecniche che hanno contribuito alla crescita delle tutele nell'ambiente di lavoro - ricorda Ballarin -. In questo contesto, nella consapevolezza che rimane molto ancora da fare, lo Spisal ha assunto un ruolo fondamentale non solo nell'azione di controllo, vigilanza, promozione della salute, ed emergere di malattie professionali, ma anche nel coinvolgimento delle Parti sociali e dei diversi portatori di interesse, nella promozione di strategie di rafforzamento delle azioni di prevenzione dei rischi lavorativi".
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