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La città piange “il corniciaio”

Nazareno Malusa è deceduto in vacanza con la moglie

La città piange “il corniciaio”

CHIOGGIA – Per tutti era “il corniciaio”. E’ morto mentre era in vacanza a Falcade, con la moglie, Nazareno Malusa. Aveva 86 anni e, nonostante le cure ricevute all’ospedale di Belluno, è deceduto il 16 settembre. Giovedì pomeriggio alle 15, nella chiesa di San Giacomo amici, parenti, ma anche tanti chioggiotti che lo conoscevano per il suo lavoro, gli hanno dato l’ultimo saluto. Uno degli ultimi veri artigiani di Chioggia, da ragazzino e per quasi settant’anni ha lavorato con la madre Pulcheria Zangirolami ed il fratello Ezio nella bottega di famiglia in calle Ramo Fornetti e successivamente, rimasto solo, in calle “Palasso” (Felice Cavallotti). Chi aveva bisogno di un vetro o di una cornice, sia da Pellestrina sia da Cavarzere, doveva far l’acquisto alla bottega Zangirolami. Ma la sua bottega era anche luogo di ritrovo per i residenti del centro storico. In molti andavano a scambiare due parole con lui che lavorava tutti i giorni in compagnia anche delle sue tartarughe e dei suoi pesci. La sua bottega, nei decenni addietro, era punto di riferimento per chi doveva comprare un vetro o una cornice, da Chioggia fino a Cavarzere e Pellestrina. Il suo nome d’arte era Victor (come amava scherzosamente farsi chiamare) e famosa era la sua risposta quando qualcuno gli chiedeva i tempi di consegna di una delle sue creazioni: “La fretta – diceva – è nemica della perfezione”.

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