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19.11.2024 - 14:58
VENEZIA - Un dato preoccupante emerge dalla quarta edizione della ricerca sugli stili di guida condotta da Anas, società del Gruppo FS, che evidenzia come una parte significativa degli italiani non consideri il superamento dei limiti di velocità come un comportamento rischioso. Secondo il 51% degli intervistati, infatti, non è pericoloso andare oltre i limiti di velocità, mentre solo il 34,7% ritiene utile rispettarli. Un ulteriore 16,4% degli intervistati sostiene che un guidatore esperto possa permettersi di superarli senza rischi.
Questi numeri sono il risultato di una ricerca condotta su un campione di 4.000 persone e oltre 3.500 osservazioni dirette sulle strade, realizzata da CSA Research – Centro Statistica Aziendale per conto di Anas. I risultati sono stati presentati oggi nel corso della conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, organizzata da Anas insieme alla Piarc (Associazione mondiale della strada), con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la collaborazione con il Global Forum for Road Traffic Safety delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.
Fra i temi trattati dalla ricerca, spicca l’analisi sulle abitudini degli automobilisti riguardo al rispetto dei limiti di velocità. A livello nazionale, le rilevazioni cinematiche effettuate sulle strade Anas hanno evidenziato che il 10% delle vetture rilevate supera i limiti di velocità. In particolare, oltre il 20% della velocità consentita è stata superata nell’1,2% dei casi. Tra le città italiane, Bari risulta la più indisciplinata, con circa un veicolo su tre che oltrepassa i limiti di velocità, mentre Roma, con il suo Grande Raccordo Anulare, si distingue come la più virtuosa, con un superamento dei limiti che si attesta tra lo 0,4% e l’1%.
Le indagini hanno anche rivelato che, mediamente, la velocità notturna supera del 5,9% quella diurna, con Roma che segna l’incremento più alto: la velocità media di notte sul GRA raggiunge i 81,9 km/h, contro i 66,5 km/h di giorno.
In merito all'uso del cellulare durante la guida, sebbene il dato sia in miglioramento, con l’uso ridotto al 7,4% contro il 9,6% del 2023, emergono differenze significative tra le diverse fasce di età. Tra i più giovani, infatti, l’uso del telefono alla guida è del 9,9%, mentre tra gli over 60 scende al 5,6%.
Un altro dato che emerge dalla ricerca riguarda la consapevolezza dei pericoli legati alla guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Nonostante il 72,5% degli intervistati sia convinto che sostanze come alcol e droghe siano sempre pericolose durante la guida, c'è comunque una percentuale del 8,4% che non ritiene rilevante il loro impatto sulla sicurezza.
Nel complesso, i dati mostrano segnali di miglioramento su alcuni aspetti della guida. L’uso delle frecce per segnalare i sorpassi, ad esempio, è aumentato di circa il 4% ogni anno negli ultimi due anni, passando dal 54,1% del 2022 al 45,7% del 2024. La consapevolezza sulla necessità di rispettare il divieto di sorpasso è migliorata di poco più dell'1%, con il 14,6% dei conducenti che non rispetta questa regola, in calo rispetto al 17% di due anni fa. Inoltre, l'uso delle cinture di sicurezza anteriori è passato dal 89,4% del 2023 al 93,3% quest'anno, mentre anche l’uso delle cinture posteriori ha visto un miglioramento significativo, passando dal 27,4% al 44%. Tuttavia, la fascia d’età più indisciplinata per l’uso delle cinture è quella degli over 60, con un 9,2% di conducenti che non le indossano.
Un altro aspetto interessante riguarda la percezione che gli italiani hanno di sé stessi alla guida. La ricerca ha mostrato una leggera flessione nel giudizio che gli automobilisti danno di sé stessi rispetto all’edizione precedente: nel 2024 il voto medio dato dagli italiani alla propria abilità alla guida è 7,9, mentre l’anno scorso era 9. Nonostante questo, il 64,7% degli intervistati si considera un guidatore esperto.
L’AD di Anas, Aldo Isi, ha commentato i risultati della ricerca sottolineando l'importanza di un continuo impegno in termini di educazione stradale e consapevolezza dei rischi legati alla guida. "I dati emersi quest’anno dimostrano la necessità di aumentare gli investimenti in educazione stradale e sensibilizzazione, oltre a continuare a potenziare la sicurezza delle infrastrutture attraverso l'innovazione tecnologica", ha dichiarato Isi, facendo riferimento agli importanti investimenti in manutenzione programmata che Anas ha effettuato nel 2024, pari a circa 780 milioni di euro, in aumento rispetto ai 115 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
La metodologia della ricerca si è articolata in diverse attività, tra cui il rilevamento cinematica della velocità e il comportamento dei conducenti su 12 strade Anas, interviste a 4.000 persone e oltre 3.500 osservazioni dirette dei comportamenti di guida su diverse tratte stradali.
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