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LA STORIA

Anziani e pendolari lasciati a terra

Mattina di caos in città per coloro che si sono affida al trasporto pubblico

Anziani e pendolari lasciati a terra

CHIOGGIA – Mercato del giovedì e crisi del trasporto pubblico locale: mattina di passione per chi a Chioggia si muove con i mezzi pubblici e per gli anziani che si erano recati all’ospedale per visite ed esami. Le immagini scattate da alcuni chioggiotti che, ieri, hanno usufruito del servizio lasciano poco spazio all’interpretazione. L’autobus 2, quello che da Sottomarina conduce a Chioggia, ha solo una corsa all’ora e, complice la passione dei residenti per il mercato del giovedì che si tiene in corso del Popolo, inevitabilmente è stata presa d’assalto per tutta la mattinata. Molte persone, soprattutto anziane, sono rimaste a piedi davanti alla fermata, impossibilitati ad entrare perché l’autobus era già pieno. Alle 9 tre anziane sono dovute rimanere ad aspettare la corriera successiva davanti all’ospedale, nella speranza che non si ripeta nuovamente l’episodio.

A Borgo San Giovanni, ultima tappa prima di raggiungere Chioggia, le persone “lasciate a terra” sono state molte di più. Una situazione che, in tantissimi, ritengono ormai insostenibile e frutto del braccio di ferro tra Actv e amministrazione comunale con quest’ultima che ha deciso di andare a gara europea per affidare l’intero servizio del trasporto pubblico locale. E così Avm Actv, ormai in deroga da tantissimo tempo, ha ridotto le corse in maniera drastica, prima a febbraio e poi, con una nuova sforbiciata, questa estate. Per ora si sono salvate solo le corse per gli studenti che almeno riescono a raggiungere la scuola e poi a rientrare a casa.

Nel resto della giornata, trovare una corriera per spostarsi da Chioggia a Sottomarina e viceversa, diventa quasi una missione impossibile e spostamenti di 20 minuti si trasformano in vere e proprie “gite” di due ore. Impossibile anche spostarsi con le bici di bike – sharing. Il servizio, infatti, che era stato attivato negli ultimi due anni, è stato sospeso dopo l’esaurimento dei fondi europei e, attualmente, è stato affidato ad Sst per la sua continuazione anche se passi avanti in questa direzione pare non ne siano stati ancora fatti.

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