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IL CASO
05.12.2024 - 14:28
CHIOGGIA – Quando sarà pronto il nuovo teatro Astra? Una commissione consiliare potrebbe far luce su tempistiche e costi per concludere un cantiere infinito e dare alla città, finalmente, un nuovo teatro alternativo al Don Bosco. Il punto della situazione è stato fatto durante l’ultimo consiglio comunale durante la discussione di una interpellanza del consigliere del Pd Maurizio Salvagno: “Non abbiamo notizie recenti sui lavori, a che punto siamo? - ha chiesto l’esponente Dem - Mancano ancora soldi? Siamo ai collaudi? Non si sa nulla ed è doveroso che l’amministrazione comunale faccia sapere ai cittadini cosa intende fare del teatro Astra”. L’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Mancin ha promesso all’opposizione di convocare, entro fine anno, una commissione per discutere nel dettaglio la situazione riguardante l’Astra. L’edificio si trova in calle San Nicolò a poca distanza dall'auditorium e, quando sono cominciati i lavori per la ristrutturazione dell'edificio, nessuno avrebbe mai pensato che non si sarebbero mai visti la fine dei lavori, ormai a oltre 30 anni di distanza dalla sua acquisizione. L'immobile divenne comunale, infatti, addirittura negli anni '90 quando sindaco era Sandro Todaro. Era uno dei tanti cinema che animavano il centro storico di Chioggia prima della crisi che ha portato alla chiusura di tutte le sale cinematografiche ad eccezione del Don Bosco. L’iter per il recupero dell’immobile e la sua trasformazione in teatro è cominciato con la giunta Guarnieri e, da allora, si sono succedute molte altre amministrazioni (Romano Tiozzo, Casson, Ferro e ora Armelao), ma i lavori, anche per via della chiusura dei rubinetti da Roma per i fondi della Legge speciale, non si sono mai ultimati. Anzi, per un lungo periodo il cantiere è rimasto fermo anche se il teatro era ultimato per un buon 80%. Il teatro Astra è stato soggetto di un intervento di restauro interrotto nel 2010 a seguito di controversie con l'impresa esecutrice che si sono concluse con un accordo bonario e la conseguente chiusura del cantiere prima del completamento dei lavori a progetto. I lavori sono poi ripresi diversi anni dopo ma, al momento dell’entrata in cantiere da parte dell’impresa appaltatrice dei lavori di completamento, sono state riscontrate delle difformità tra lo stato conoscitivo in fase di progetto e lo stato di fatto dell’immobile realizzato che si trovava ad un grezzo avanzato. Un cantiere, insomma, che sembra non avere davvero mai fine, uno dei più lunghi e lenti della storia del territorio clodiense. Recentemente l’amministrazione comunale ha stanziato 2 milioni di euro per il teatro, ma il sindaco Armelao si era anche fatto sfuggire che ne servivano almeno 7 per completare i lavori.
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