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Aumento dei reati, Zaia chiede pene più severe

"Il Veneto non può più tollerare"

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Il presidente della Regione Luca Zaia

VENEZIA - Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso con forza la sua preoccupazione per l’aumento dei crimini, in particolare dei furti in abitazione e delle rapine, che stanno diventando sempre più frequenti nel territorio regionale. «Per noi cittadini, questa situazione è intollerabile», ha dichiarato Zaia, sottolineando che il sistema penale attuale non è abbastanza severo per contrastare efficacemente questi crimini.

Secondo il governatore, la logica del sistema delle pene in Italia è troppo permissiva, come dimostra il fatto che i colpevoli di reati come furti e danneggiamenti in abitazioni spesso non finiscono in carcere. "Se le pene fossero più severe, la gente ci penserebbe dieci volte prima di compiere un crimine" - ha aggiunto Zaia, citando un esempio volutamente estremo, come l’ergastolo, per evidenziare come l’entità della pena influisce sulla deterrenza.

Zaia ha anche evidenziato un aspetto tecnico cruciale, che coinvolge il sistema giuridico italiano. "Si stima che chi viene arrestato per un furto in flagranza abbia già commesso almeno dieci crimini simili senza essere mai stato scoperto", ha spiegato il presidente. Inoltre, ha ricordato che per arrivare a una condanna che porti al carcere, un criminale deve accumulare un numero significativo di reati, spesso almeno venti o trenta furti, prima di arrivare a una pena detentiva effettiva. Questo significa che molti dei responsabili sono liberi di continuare a delinquere, complicando ulteriormente la lotta contro la criminalità.

Zaia ha puntato il dito anche sul fatto che molti dei criminali arrestati provengano da Paesi con leggi penali più rigide, dove le pene sono severamente applicate. Per loro, l’Italia rappresenta un «Eldorado», un luogo dove i rischi di punizioni gravi sono minimi rispetto a quelli a cui sono abituati nei loro Paesi d’origine. Per questo, il presidente ha sottolineato che è necessario inviare un segnale forte alla criminalità, rafforzando il sistema penale e aumentando le pene per i reati contro la proprietà privata.

A tal proposito, Zaia ha dichiarato che la costruzione di nuove carceri non è affatto uno spreco, ma un investimento necessario per garantire sia la sicurezza pubblica sia un adeguato percorso di recupero per i detenuti. Il governatore ha suggerito anche di recuperare vecchie caserme e altre strutture inutilizzate per trasformarle in istituti penitenziari, al fine di risolvere la carenza di posti in carcere. In questo modo, secondo Zaia, non solo si andrebbe a rispondere all’esigenza di avere più spazio per i detenuti, ma si potrebbe anche implementare un sistema penale più efficace, che tenga conto della sicurezza dei cittadini e delle esigenze di rieducazione dei colpevoli.

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