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Marzo Donna

Violenza, cambiare grazie alla cultura

L'onorevole Semenzato: “Necessario un riordino normativo che offra protezione e giustizia”

Violenza, cambiare grazie alla cultura

CHIOGGIA – Riordino normativo e cambiamento culturale: così si combatte la violenza di genere e si promuove il rispetto. Marzo Donna, il ricco calendario di eventi dedicato al gentil sesso preparato dall’amministrazione comunale si è concluso con un importante convegno ospitato nella sala della Santissima Trinità di Chioggia e organizzato dal Lions Club Chioggia Sottomarina.

Un evento che ha visto la partecipazione, oltre dell’assessore alle Pari Opportunità e alla Cultura Elena Zennaro, anche dell’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, una figura di spicco nel panorama politico italiano impegnata in prima linea su questi temi.

Il Lions Club Chioggia-Sottomarina, da sempre impegnato in iniziative a favore della società e della tutela dei diritti umani, ha invitato l’onorevole Semenzato per offrire un momento di riflessione e approfondimento, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e della non violenza, è una sfida che ci riguarda tutti, per questo abbiamo voluto inserire l’evento nell’ambito della rassegna Marzo Donna, del Comune”, ha spiegato la presidente del Club Laura Morelli.

Il femminicidio sta infatti diventando un reato, con la sua introduzione nel sistema giuridico italiano. “Non possiamo limitarci a rispondere alle emergenze con misure frammentarie – ha spiegato l’onorevole Semenzato - È necessario un riordino normativo che offra protezione e giustizia alle vittime, ma che sia anche in grado di prevenire efficacemente ogni forma di violenza, concentrandoci su interventi mirati affinché la donna non sia più vittima, ma sempre più protagonista di una cittadinanza attiva”. Ma le leggi, da sole, non bastano. Serve anche un cambiamento culturale: servono campagne di sensibilizzazione e di educazione nelle scuole, per promuovere il rispetto reciproco e l’uguaglianza tra i generi.

“Il cambiamento deve partire dalle nuove generazioni – ha concluso l’onorevole - attraverso un’educazione che insegni non solo il rispetto delle leggi, ma soprattutto il rispetto dell’altro come persona. Il linguaggio, nelle nostre famiglie, nella scuola, nella società civile, nei Media, nella politica e nella magistratura è elemento fondamentale assieme a una rinnovata cultura del rispetto”. Nel 2024 ci sono stati meno femminicidi, un aumento delle denunce, più fiducia delle donne nelle istituzioni, ma c’è ancora molto da fare. Il Comandante dei Carabinieri Martina Perazzolo ha invece sottolineato l’importanza di denunciare ogni forma di violenza contro le donne, coinvolgendo, non solo le vittime, ma i vicini di casa e la comunità intera.

“Una semplice segnalazione – ha detto - può salvare la vita, non possiamo restare indifferenti di fronte a situazioni di violenza domestica, incoraggiando chiunque a conoscenza di episodi a segnalarli alle autorità competenti”.

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