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LE CONSEGUENZE

Maltempo: Agricoltura in ginocchio, danni ingenti ai seminativi

Imprese ormai provate tra meteo e aumenti esorbitanti

Danni ingenti ai seminativi

CAVARZERE -Le condizioni meteorologiche degli ultimi giorni, con precipitazioni intense, bombe d’acqua e grandinate improvvise, stanno mettendo a dura prova i seminativi. “Tra le aree più colpite c'è Cavarzere - spiega Chiara Dossi, presidente della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto -, dove in poco più di mezz'ora sono caduti oltre 90 millimetri d'acqua compromettendo soprattutto le semine del mais, appena compiute. I danni saranno da verificare ma tra ristagni e asfissia le perdite sono da mettere in conto. In generale, l'abbondanza di acqua non aiuta, così come gli sbalzi di temperatura dal caldo al freddo cui abbiamo assistito in questi giorni”.

Oltre agli eventi climatici estremi, gli agricoltori devono affrontare anche un contesto economico instabile. “Le avversità meteo sono sempre più frequenti e stanno mettendo a rischio i bilanci delle aziende che continuano a chiudere – aggiunge Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova -. Aggiungiamo i prezzi in continua flessione dei seminativi e un andamento dei mercati sempre più difficile da decifrare a causa delle turbolenze degli ultimi anni, dalla guerra in Ucraina alla questione dei dazi, senza contare la concorrenza a basso prezzo da ogni parte del pianeta. Tutto questo a fronte di costi sempre più alti. Le attrezzature agricole hanno segnato un aumento del 75%, così come le semine”. Compromessi oltre mille ettari di terreni coltivati a seminativi, in particolare il mais, che era stato recentemente seminato.

“Una vera e propria bomba d'acqua che ha dilavato i terreni appena seminati a mais - le parole di Marco Liviero, presidente di Coldiretti Cavarzere -. Le semine, già effettuate in ritardo a causa delle avverse condizioni meteo, ora ci riportano al punto di partenza. Un colpo durissimo per gli agricoltori in una zona fortemente vocata per la coltivazione di cereali, che si trovano a dover affrontare l’ennesima difficoltà”. L’episodio mette ancora una volta in luce la vulnerabilità del territorio.

“Le nostre aziende sono sempre più vulnerabili non solo a causa delle avversità atmosferiche, ma anche per l'aumento dei costi di produzione, che è ormai diventato strutturale. In molti casi, ciò ha azzerato i margini di reddito, rendendo insostenibile la nostra attività” - aggiunge Liviero. Coldiretti sta monitorando la situazione e sta verificando se vi sono le condizioni per attivare l’assicurazione per danni catastrofali. Per Coldiretti è fondamentale che le istituzioni prendano coscienza della gravità della situazione e attuino politiche efficaci per la gestione del rischio climatico, tra cui investimenti in infrastrutture idrauliche e strategie di adattamento per il settore agricolo."

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