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DALL’AULA
20.05.2025 - 15:45
CHIOGGIA – Caos centri estivi, in consiglio presentata una mozione per chiedere all’amministrazione comunale di ripristinare il servizio come negli anni precedenti, ma la Maggioranza la respinge. “Nella seduta di lunedì – spiega la consigliera del Pd Barbara Penzo – abbiamo tentato di far compiere a questa amministrazione un necessario passo indietro rispetto alla decisione, tanto grave quanto repentina, di privatizzare i centri estivi comunali. Una scelta presa senza alcun coinvolgimento preventivo delle famiglie, che oggi si trovano all’oscuro della totale assenza del servizio comunale per l’estate 2025.
Purtroppo, la risposta dell’assessore Marangon ha dimostrato una preoccupante impreparazione sul tema, arrivando a confondere la coprogettazione con l’esternalizzazione del servizio: due strumenti profondamente diversi, sia per modalità che per finalità. Questa decisione non ha nessuna giustificazione: Non risponde a una strategia educativa, non tiene conto del bisogno crescente di servizi alla famiglia, e soprattutto non garantirà la copertura per tutti i bambini. Il rischio concreto è che molte famiglie restino escluse, mentre i costi aumentano, aggravando ulteriormente il carico su chi già fatica a conciliare tempi di lavoro e cura. L’amministrazione parla tanto di “conciliazione casa-lavoro”, ma nei fatti sta smantellando uno dopo l’altro i servizi essenziali: prima le ludoteche, ora i centri estivi.
A fronte di tutto questo, viene offerto un contributo di 100 euro per le famiglie con Isee sotto o intorno ai 15mila euro, che rappresenta una misura insufficiente e non risolutiva, del tutto inadeguata a coprire i costi reali dei servizi esternalizzati, specialmente in assenza di una regia pubblica forte e inclusiva”. Per Fratelli d’Italia il contributo per il 2025 va bene, ma è poco chiaro il futuro del servizio pubblico.
“Abbiamo appreso – si legge in una nota – dei 100 euro per le famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro. Un'iniziativa di per sé lodevole, se non fosse che tale scelta ha comportato la mancata attivazione dei centri estivi comunali. Questa è la risposta che viene data ai genitori che chiedono informazioni su come e quando iscrivere i propri figli al servizio comunale. Dopo quasi 20 anni, arriva la scelta irrazionale e sconsiderata di non garantire alcuna continuità a un servizio fiore all'occhiello dell'Amministrazione, realizzato grazie alla collaborazione con il tessuto associativo locale, richiesto e collaudato, e importante punto di riferimento per le famiglie, anche con bambini con disabilità. Dalle relazioni tra famiglie e Ulss risulta che quest'ultima non sia stata informata del cambiamento, tant'è che si riservano di provvedere all'assegnazione dell'Oss per i bambini disabili alla comunicazione da parte dell'ente della durata prevista per ciascun turno dei centri estivi”.
Per il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Stecco quella sui centri estivi è “L’ennesima decisione incomprensibile dell’amministrazione Armelao. Per anni il servizio del centro estivo ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per le famiglie, offrendo ai bambini attività ludico-educative di qualità durante la pausa scolastica. Un supporto concreto per i genitori, soprattutto per chi lavora, e un’occasione di crescita e socializzazione per i più piccoli. Non è la prima volta che questa Amministrazione smantella servizi educativi importanti: prima la chiusura delle ludoteche comunali, trasformate in un progetto di aiuto compiti che è stato poi abbandonato e ora questo nuovo colpo al sistema di supporto per l’infanzia. È inutile vantarsi di voler dare un contributo economico alle famiglie bisognose per sostenere la partecipazione ai centri estivi privati, se nel frattempo si chiude il servizio pubblico, spesso più accessibile e inclusivo”.
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