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Cronaca
27.05.2025 - 13:52
CHIOGGIA – Una giornata definita “importantissima, non solo per Chioggia, ma per tutto il territorio interessato dalla statale Romea”. Con queste parole il sindaco Mauro Armelao ha commentato l’incontro istituzionale tenutosi lunedì 20 maggio nella Sala Consiliare del Comune di Chioggia, dove per la prima volta nella storia locale si è svolto un Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul tema cruciale della sicurezza stradale lungo la SS309 Romea.
Un vertice di grande rilevanza, a cui hanno preso parte i prefetti di Venezia e Rovigo, il questore delle due province, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, numerosi sindaci del Veneziano e del Polesine, oltre alla vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, e ai tecnici di ANAS. Presente anche l’ingegner Dianas, intervenuto sui progetti attuali e futuri riguardanti l’arteria stradale.
“Abbiamo finalmente affrontato il problema Romea a 360 gradi – ha dichiarato Armelao – in quella che è stata una riunione storica per il nostro comune. Chioggia è stata riconosciuta come punto centrale, anche per via dell’alto volume di traffico pesante che l’attraversa”.
Durante l’incontro, il prefetto di Venezia ha presentato dati drammatici: 600 incidenti e 21 morti negli ultimi cinque anni lungo la Romea. Numeri che, secondo il sindaco, “non hanno bisogno di ulteriori commenti”.
“Chiaro che non possiamo stare a guardare – ha incalzato Armelao – e in attesa delle grandi opere dobbiamo attivarci con ciò che è subito disponibile: controlli, segnaletica, deterrenti per la velocità”.
Il Comune di Chioggia è già al lavoro per l’introduzione di una nuova ordinanza che vieti la svolta a sinistra da via Padre Emilio Venturini e via Papa Giovanni XXIII verso la Romea in direzione Ravenna. La misura obbligherà i veicoli a svoltare a destra, raggiungere la rotonda del Clodi-McDonald’s e fare inversione per immettersi in sicurezza sulla statale. “Sono il primo sindaco ad attuare una simile misura – ha spiegato – e vogliamo così evitare attraversamenti pericolosi. È un primo segnale forte per la sicurezza, in attesa di interventi più strutturali”.
Tra le proposte avanzate, il primo cittadino ha richiesto servizi straordinari di pattugliamento, in particolare nei weekend estivi, e l’introduzione di tutor per il controllo della velocità media sul lungo rettilineo del canale Nuovissimo, circa 15 km. “La gente rallenta solo quando sa che ci sono controlli o autovelox. Dobbiamo far sentire la presenza delle forze dell’ordine”, ha sottolineato. Altre misure proposte includono videocamere per controllare i sorpassi azzardati, particolarmente diffusi anche nei tratti vietati, e piazzole di sosta sicure per le forze dell’ordine, che possano effettuare controlli senza rischi.
Durante il confronto sono state bocciate due proposte: l’introduzione di barriere centrali sulla carreggiata e un piano di modifiche infrastrutturali giudicato “poco attuabile” da Anas, dal Prefetto e dalla Polizia Stradale. “Sono sempre stato scettico su queste ipotesi, che non tengono conto della realtà del nostro territorio – ha affermato Armelao – e ho trovato conferma anche da parte delle autorità competenti”.
Anas ha illustrato i progetti futuri, tra cui il raddoppio del tratto compreso tra il km 115,5 e il km 101,1 della Romea, lungo il canale Nuovissimo. Previsto anche l’inserimento di rotonde a raso in corrispondenza delle intersezioni, per favorire l’accesso in sicurezza. “Non ci fermiamo al presente. Il nostro sì al futuro della Romea c’è – ha detto il sindaco – il partito del ‘no a prescindere’ non porta da nessuna parte. Noi vogliamo agire”.
Tra i temi affrontati anche la sicurezza dei pendolari che utilizzano il trasporto pubblico in direzione Mestre e Chioggia, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di attesa e di attraversamento nei punti critici della statale.
Al termine del lungo incontro – durato oltre due ore e mezza – è stato affidato ai due prefetti il compito di organizzare riunioni tecniche provinciali, guidate dai rispettivi questori, per dare seguito operativo agli impegni presi.
“Tutti, dalle istituzioni ai tecnici, hanno ribadito che il problema non è solo la strada, ma chi guida – ha concluso Armelao –. E proprio per questo dobbiamo fare prevenzione, usare ogni strumento possibile, agire ora, senza attendere che sia troppo tardi”.
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