Cerca

POLITICA

Maggioranza, è crisi aperta

Le nuove nomine dividono. Tra i nomi Sandro Marangon antagonista di Beniamino Boscolo Capon

Maggioranza, è crisi aperta

Le nuove nomine dividono. Tra i nomi Sandro Marangon antagonista di Beniamino Boscolo Capon

CHIOGGIA –  Giunta Armelao, la Lega stacca la spina? Le ultime settimane all’interno della Maggioranza sono state a dir poco roventi e l’ultima bomba, in ordine di tempo, è scoppiata con la defenestrazione, da parte del sindaco Armelao, della vice sindaco Elena Zennaro. Il suo allontanamento era stato chiesto, da diverso tempo, da più esponenti della Maggioranza a causa del suo nuovo ruolo di segretaria provinciale dell’Udc, ma sono le tempistiche scelte dal primo cittadino che, a quanto pare, sono state l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Le direttive del partito a cui appartiene il primo cittadino erano ben diverse. Sembra infatti che la Lega avesse chiesto sì di allontanare dalla giunta Elena Zennaro, ma di aspettare ancora un po’ anche perché non c’era la giunta sintonia sul nome del sostituto.

Armelao, insomma, avrebbe fatto un vero e proprio colpo di teatro non ascoltando il proprio partito e firmando il decreto di “cacciata” della Zennaro senza avvisare nessuno. Una presa di posizione che non è di sicuro piaciuta alla Lega che, a questo punto, potrebbe anche decidere di non appoggiare più il proprio sindaco viste le ultime decisioni prese in assoluta autonomia e senza ascoltare le indicazioni del proprio partito.

E non è solo questo l’unico elemento di screzio tra le parti. L’altro riguarda il nome del nuovo vice sindaco al posto di Elena Zennaro: il primo cittadino, da tempo, vorrebbe Sandro Marangon. La Lega però non è del tutto convinta per via della posizione particolare dello stesso Marangon, eletto e appartenente alla lista civica del sindaco, ma di fatto antagonista del segretario locale Beniamino Boscolo Capon in Forza Italia. Anche per questo il Carroccio aveva chiesto ad Armelao di aspettare per chiudere i rapporti con Elena Zennaro.

Insomma una situazione a dir poco esplosiva che potrebbe portare alla chiusura anticipata di questa legislatura. All’inizio della prossima settimana è in programma una riunione di maggioranza: Qui il primo cittadino dovrà spiegare perché ha deciso di firmare il Decreto senza avvertire nessuno (come dicono i ben informati) e contravvenendo alle diverse direttive che gli arrivavano dal proprio partito. Se si arrivasse alla rottura i consiglieri della Lega potrebbero dimettersi e, in questo modo, la maggioranza non avrebbe più i numeri per continuare.

A meno che Armelao non stia forzando la mano perché sicuro di avere appoggi esterni anche qualora il Carroccio lo abbandonasse. Un ulteriore rimpasto per chiudere la legislatura nei tempi classici dopo che già una volta la caduta della maggioranza di centrodestra è stata salvata con Energia Civica subentrata a Fratelli d’Italia. I prossimo giorni si annunciano bollenti e più che mai decisivi per le sorti dell’amministrazione comunale.


Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400