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Cavarzere
05.04.2023 - 09:00
CAVARZERE - Il Consiglio di Stato ha annullato le nomine del consiglio di amministrazione dell’Ipab “Andrea Danielato” operate dall’ex sindaco Henri Tommasi, revocando la sentenza del Tar del Veneto nella parte relativa alle due ricorrenti, Ilaria Armarolli e Luciana Mischiari, ritenendo che il provvedimento del sindaco Pierfrancesco Munari di annullamento delle loro nomine fosse conforme alle disposizioni del testo unico degli enti locali e allo statuto comunale. “Una vittoria su tutta la linea, la sentenza ha sancito la correttezza del mio comportamento quando ho annullato le nomine operate da chi mi ha preceduto” il commento del sindaco Munari. Ora il primo cittadino dovrà nominare gli altri due componenti del cda della casa di riposo, dopo i tre indicati lo scorso anno ma che, per un ricorso al Tar dell’attuale cda – ora illegittimo - poi respinto, e nonostante le indicazioni e sollecitazioni della Regione Veneto, ancora non avevano preso posto.
La sentenza è datata 3 aprile, il Comune di Cavarzere è stato seguito dall’avvocato Primo Michielan, del Foro di Treviso, dello Studio legale associato Michielan, tra i più importante per quanto concerne il diritto amministrativo. La vicenda è partita con l’insediamento della maggioranza guidata dal sindaco Munari nell’ottobre del 2021, dopo che in settembre il sindaco uscente, Henri Tommasi, non candidato peraltro alle elezioni celebrate a ottobre, aveva nominato il nuovo consiglio di amministrazione della “Danielato”, nonostante fosse in scadenza di mandato. Una volta insediato il sindaco Munari ha annullato in autotutela le nomine operate da Tommasi. Ma due dei cinque consiglieri di amministrazione (Armarolli e Mischiari) avevano impugnato l’annullamento al Tar Veneto, ottenendo ragione. Mentre per gli altri tre componenti (Andrea Orlandin, Valentino Ruggini e Bruno Cassetta) è stata ritenuto valido l’annullamento poiché il loro ricorso è giunto fuori dai tempi massimi. A quel punto il sindaco Munari ha nominato tre nuovi componenti del cda per ricostituirlo, mentre l’Ipab stesso (che già aveva ricorso al Tar) e i due consiglieri (Armarolli e Mischiari) hanno impugnato la sentenza in Consiglio di stato.
I giudici, nella sentenza di secondo grado di lunedì scorso, hanno sancito che il sindaco ha il potere di annullare le nomine e, anzi, hanno sottolineato come avesse fatto bene a farlo poiché i consiglieri nominati da Tommasi erano privi dei requisiti di esperenzialità richiesti dallo statuto. E dall’altra parte hanno annullato tutte le nomine di Tommasi, visto che la sentenza ha effetto ex tunc, ovvero fin dalla data della errata e illegittima nomina dei cinque consiglieri di amministrazione, l’8 settembre 2021. Una sentenza inappellabile che ha consolidato il provvedimento di annullamento preso dal sindaco Munari. Ora verranno insediati i consiglieri designati dal primo cittadino in carica, oltre ai tre già nominati (Paolo Pavanato, Mirco Crepaldi e Katia Pacchiega) altri due per ricostituire i poteri del consiglio di amministrazione.
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