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SOTTOMARINA

Trovato morto in casa, è il quarto in meno di un mese nel territorio

E' accaduto mercoledì sera in un appartamento di via Pigafetta

Trovato morto in casa, è in meno di un mese nel territorio

SOTTOMARINA - Trovato morto in casa a 62 anni dalle forze dell'ordine. Il corpo di Antonello Chiereghin è stato recuperato nella serata di mercoledì dalle forze dell'ordine allertate, pare, da un vicino di casa che da qualche tempo non lo vedeva più e si era preoccupato che potesse essergli successo qualcosa. L'uomo viveva da solo in un appartamento di Sottomarina, in via Pigafetta e conduceva una vita abbastanza solitaria. Anche per questo, probabilmente, ci è voluto più tempo del dovuto per riuscire a far scattare l'allarme. Sul posto mercoledì sera sono arrivati i carabinieri che hanno provato suonare alla porta dell'uomo, non ottenendo però nessuna risposta. A quel punto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta e entrare nell'appartamento. È qui che è stato trovato Antonello Chiereghin, ormai senza vita, vittima probabilmente di un infarto o di un malore. Per una incredibile coincidenza Chiereghin è morto nello stesso quartiere di Sottomarina di Massimo Bonaldo, 62enne molto conosciuto in città. Anche le modalità di ritrovamento coincidono. Lo stesso Bonaldo, infatti, viveva da solo ed è stato trovato morto all'interno dell'appartamento dopo che i famigliari avevano lanciato l'allarme. Antonello Chiereghin è, purtroppo, le quarta persona trovata morta in casa in meno di un mese nel territorio. Il primo era stato Sandro Schiavon, deceduto a inizio marzo per un malore o infarto avuto durante la notte. Il suo corpo privo di vita è stato trovato il giorno dopo dal nipote. La stessa sorte era toccata appunto a Massimo Bonaldo che di Schiavon era caro amico. Bonaldo era rimasto profondamente colpito per quanto gli era successo. Qualche giorno fa, in un appartamento di Borgo San Giovanni, era stato trovato senza vita il 78enne Alfredo Giulio. Anche in questo caso, a dare l'allarme, erano stati i vicini di casa che da diverso tempo non lo vedevano più passare sul pianerottolo. Quattro persone accomunate dal fatto che vivevano da sole per scelta: nessun caso sociale particolare dunque, ma il fatto di non avere nessuno al proprio fianco al momento del malore ha ovviamente ridotto drasticamente le possibilità di poter ricevere aiuto, essere salvati o, almeno di essere ritrovati in tempi più brevi.

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