Vedi tutte
BALNEARI
15.05.2023 - 18:45
SOTTOMARINA - E’ la spiaggia e ristorante “Gigetto” la prima vittima della Bolkestein? Dopo 60 anni la famiglia Tiozzo rischia di perdere la concessione. Anzi, carte alla mano, avrebbe dovuto lasciare lo stabilimento balneare ai subentranti già da ieri. Ma cosa è successo esattamente a livello burocratico? A ottobre i titolari della concessione hanno presentato una domanda di proroga della concessione, a norma di legge regionale. “Una cosa che hanno già fatto tanti concessionari demaniali - spiega Giorgio Bellemo, presidente di Ascot a cui lo stabilimento è associato - e così hanno presentato un piano di investimenti sulla concessione per ottenere il prolungamento. A Chioggia finora ci sono stati altri 30 casi analoghi di attività che hanno avuto l’ok senza problemi, ma a Gigetto non è andata così”. Agli uffici comunali del Demanio è infatti arrivata una proposta concorrente giudicata migliore e ora alla famiglia che per 60 anni ha gestito lo stabilimento, viene chiesto di fare i bagagli e di andare via. Lo sconforto è chiaramente percepibile anche dal post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dello stabilimento balneare: “Tutto quello che sta succedendo non ha eguali. Ieri ci dicono che dobbiamo lasciare il posto di lavoro. 60 anni di attività ad un altro, con strutture comprese. Così, di punto in bianco, Noi abbiamo diritto di restare fino a dicembre 2023. Chi lo dice alle famiglie che ci lavorano? Chi lo dice ai clienti? Chi lo dice ai miei figli? Dov’è questa legge che dice questo? Cosa ne pensa il nostro sindaco?”.
Il concessionario ieri si è presentato, con i propri avvocati, all’ufficio comunale del Demanio ed è già stato presentato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva. Insomma, il caso 0 della Bolkestein, è ancora tutto da scrivere e, nei prossimi giorni, potrebbero esserci ulteriori sviluppi. “A Sottomarina abbiamo anticipato l’applicazione della Bolkestein - spiega ancora Giorgio Bellemo - gli operatori sanno che nel momento in cui presentato questa domanda, possono incorrere in problemi e trovarsi davanti all’offerta di un concorrente. Gli imprenditori che fanno questa scelta quindi, sono senza dubbio coraggiosi, anche perché sanno che non c’è nemmeno il paracadute: nessun indennizzo infatti è previsto per i precedenti investimenti e per quanto fatto finora. Quello che ci lascia perplessi è che non c’è stata comparazione tra i due progetti: è stato bocciato direttamente quello degli attuali concessionari. E’ ancora più grave che il giorno dopo ci sia già pronto il verbale di sgombero”.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it