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Chioggia

FdI prende in mano il caso “semaforo”

Si tratta del lampeggiante lungo la Romea a Malcontenta, che funziona a chiamata e provoca code

FdI prende in mano il caso “semaforo”

CHIOGGIA - Il semaforo a chiamata di Malcontenta un vero e proprio incubo per i pendolari chioggiotti, Fratelli d’Italia promette battaglia per risolvere la situazione. Una nota del segretario locale Matteo Penzo, sottoscritta da tutti i consiglieri e assessori del partito di Giorgia Meloni, infiamma il caso e dimostra, ancora una volta, quanto sia problematica la situazione sulla statale Romea. “Ci faremo portavoce - spiega Penzo - e ci impegneremo in prima linea come maggioranza di governo, per richiedere al sindaco Armelao, alla luce dei recenti incontri con l’assessore regionale De Berti ed i vertici di Anas, di intervenire per la soluzione dell’annoso problema causato dal semaforo di Malcontenta.

Semaforo posto dopo la ‘famosa’ rotatoria che scatta a chiamata sulla Romea, per consentire agli abitanti della frazione di attraversare la Statale 309 sempre molto trafficata. Per gli automobilisti del mattino e del pomeriggio è motivo di lunghe code in particolare per i pendolari non solo chioggiotti, alle 7 e alle 18 verso Mestre-Venezia o ritorno, e provenienti non solo da Chioggia ma anche dai Comuni e dalle località che si immettono nella statale come Mira, Rosara, Lugo e Lughetto. Là dove passa tutto il traffico della Romea sta il semaforo a chiamata da più di 20 anni: se prima non costituiva un problema, oggi con i volumi di traffico decuplicati è diventato un ‘imbuto’ per non dire un incubo insostenibile, che allunga le percorrenze anche di 30 minuti negli orari di punta, e senza contare l’inquinamento per i comuni limitrofi. Il pulsante che ferma il traffico a chiamata è utilizzato anche dal momento che la strada che collega alla vicina rotonda adiacente alla fabbrica ex Pansac, non è mai stata terminata e invece sarebbe servita per uscire dalla frazione, saltando appunto il semaforo”.

La maggioranza - conclude Penzo - sta portando avanti la messa in sicurezza della Statale attraverso continui contatti con Anas e referenti Regionali. Siamo convinti che la soluzione di alcuni grossi problemi di viabilità, e il semaforo di Malcontenta è un esempio eclatante, potrebbero essere risolti con piccoli interventi ed attraverso un proficuo coordinamento degli enti preposti, come appunto in questo caso”.

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