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VENETO

Aumentano le settimane dei centri estivi ma secondo Cgil non sono ancora sufficienti

L'invito dei sindacati: "La Conferenza dei Sindaci investa sul futuro del servizio"

Aumentano le settimane dei centri estivi ma secondo Cgil non sono ancora sufficienti

MIRANO – Nuovi possibili cambiamenti per quanto riguarda i centri estivi dedicati ad utenti con disabilità, nei giorni scorsi nell'occhio del ciclone per la possibile riduzione delle settimane fruibili. "Oggi la possibilità che le settimane siano ridotte da 6 a 3 forse si potrà arrivare a 4, questa la decisione del comitato esecutivo della Conferenza dei Sindaci - scrive Fp Cgil Venezia -Prova che se c'è la volontà le risorse si trovano, anche se sono ancora insufficienti a dare risposte ai bisogni delle famiglie".

Proprio CGIL avevava denunciato i problemi connessi alla notizia del taglio effettuato ai centri estivi con la riduzione iniziale delle settimane da sei a due e le possibili ripercussioni. "Sugli utenti, già sollevate dalle associazioni dei familiari, e sulle lavoratrici - conferma -. Ora la Conferenza dei sindaci pare aver trovato le risorse per finanziare una o due settimane in aggiuntiveCome Funzione Pubblica Cgil abbiamo evidenziamo la necessità di dare stabilità a questo servizio, che interessa più di 100 operatori, quasi tutte donne e con contratto part time. Non è possibile che ogni estate siano in balia delle scelte politiche di mancati investimenti sui servizi. Il servizio è caratterizzato da estrema flessibilità anche durante l'anno scolastico, può capitare infatti che la fragilità degli utenti porti ad assenze da scuola anche frequenti o ripetute durante l'anno ma le operatrici vengono invece retribuite per le ore di lavoro effettivamente prestate, non avendo alcuna garanzia della stabilità del servizio o elementi di compensazione a tutela del reddito già di per sé basso, circa mille euro al mese. I centri estivi portano ancora più insicurezza, la riduzione delle ore rischia di comportare alle operatrici dei buchi non retribuiti durante l'estate".

Secondo Cgil i mancati investimenti ricadono ancora una volta sulle fasce più deboli dei cittadini e sulle fasce più precarie di lavoratori e lavoratrici di servizi in appalto. "Come Fp Cgil ribadiamo la necessità di investire risorse in questo servizio durante tutto l'anno, compreso il periodo estivo, perché risponde ai bisogni delle famiglie e delle fasce più deboli dei cittadini garantendo l'integrazione dei ragazzi con disabilità - conclude -. Con il nuovo appalto auspichiamo venga sanata la situazione, la conferenza dei sindaci deve definire un finanziamento che sia funzionale a dare risposte all'utenza e che tuteli le lavoratrici e i lavoratori"

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