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VENETO

Riforma del regolamento sulle indicazioni geografiche: il parlamento europeo valorizza il made in italy

L'eurodeputata Conte: "Bene l'approvazione di un concetto più stringente della 'evocazione' che possa limitare i fenomeni di concorrenza sleale sul mercato"

Riforma del regolamento sulle indicazioni geografiche: il parlamento europeo valorizza il made in italy

BRUXELLES - I Parlamento europeo ha approvato la riforma del regolamento sulle Indicazioni Geografiche per vino e prodotti agricoli, compiendo così un importante passo verso la valorizzazione di un settore di eccellenza che rappresenta un valore annuale di quasi 75 miliardi di euro. "Con la riforma del regolamento sulle Indicazioni geografiche per vino e prodotti agricoli che abbiamo approvato oggi al Parlamento europeo, si compie un giusto passo nella valorizzazione di un settore di eccellenza che rappresenta ogni anno un valore di quasi 75 miliardi di euro - ha commentato l'eurodeputata della Lega e membro della commissione Agricoltura al Parlamento europeo, Rosanna Conte -. Bene l'approvazione di un concetto più stringente della 'evocazione' che possa limitare i fenomeni di concorrenza sleale sul mercato, bene la chiarezza sulla non sovrapposizione tra diversi livelli di indicazione geografica. Si tratta di misure che mirano a tutelare le eccellenze del made in Italy dalle imitazioni, dentro e fuori il mercato Ue. In particolare, la chiarezza sulla 'non sovrapposizione' vuole dire che menzioni tradizionali come il Prosek non possono essere registrate, in quanto identiche o evocativedi nomi di Dop o Igp già tutelati da tempo. Speriamo che questa chiarificazione delle norme serva ad aprire gli occhi alla Commissione europea e a bocciare la richiesta croata. Il Prosecco, ribadisco ancora una volta, non si tocca".  Tra le altre novità significative introdotte dalla riforma, vi è l'istituzione di un ufficio europeo dei brevetti e un emendamento proposto dalla Lega che prevede la possibilità di fornire supporto tecnico a tale ufficio nell'ambito degli accordi di libero scambio con i Paesi terzi. Questa iniziativa mira a garantire un'adeguata tutela dei produttori, consentendo loro di beneficiare di un sostegno tecnico fondamentale durante i negoziati commerciali. "Adesso, si parte con  i negoziati con i governi nazionali - conclude Conte. Mi auguro che la posizione del Parlamento venga difesa e confermata, aumentando così la protezione per il made in Italy agroalimentare".

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