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IL COMMENTO
07.06.2023 - 13:52
La zona di Val da Rio a Chioggia
CHIOGGIA – Continua a essere scettica l’opposizione sul tema vertiporto: “Pensare a progetti futuristici e all’avanguardia lo trovo sempre positivo – il commento del consigliere del Pd Maurizio Salvagno – ma stride un po’ parlare di questo tipo di mobilità quando abbiamo una Romea in queste condizioni. Chiedo quindi al sindaco di pensare anche a questo tipo di viabilità e magari, con i fondi del Pnrr, rispolverare anche il progetto della metropolitana di superficie. Al momento il progetto dei droni, che io definirei più piccoli elicotteri visto che necessitano di un pilota, portano un passeggero e, in futuro, 6. Ma noi abbiamo problemi cronici di viabilità ed è su questi che ci si deve concentrare”. “Anch’io sono propensa alle innovazioni e serve sempre un pizzico di follia in termini buoni quando si governa una città – il commento della consigliera di Obbiettivo Chioggia Alessandra Penzo – ma ci sono delle cose che stridono in questo progetto. La nostra città ha problemi infrastrutturali pesantissimi e da sempre combattiamo per avere strade e viabilità adeguata. Ci mancano tante cose e la priorità viene data a un vertiporto. Il progetto qui a Chioggia non è mai stato presentato nemmeno ai consiglieri, ma mostrato solo a gennaio a Venezia e questa è già una cosa gravissima. Discutiamo di qualcosa presentato 5 mesi fa che non abbiamo mai visto. Sono perplessa anche sul fatto che Isola dell’Unione diventi una base di atterraggio. Forse Val da Rio anche per il trasporto passeggeri sarebbe l’area più adeguata”. “I costi per fare ferrovie e strade sono enormi – è intervenuto ancora il sindaco Mauro Armelao – il vertiporto ha un millesimo del costo che avrebbe il collegamento con la ferrovia verso Mestre. Con questa opera colmiamo un gap. In cinquant’anni quante ferrovie o romee commerciali sono state fatte? Zero. Il mondo sta cambiando e ci si è resi conto che a livello terra si è saturi. Dobbiamo pensare sempre di più al futuro che, tra l’altro, è dietro l’angolo perché stiamo parlando di tre anni di attesa. Nel 2030 il 30% delle persone utilizzerà questo servizio, specie quando si ridurranno i costi per un aumento dell’utilizzo”.
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