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VENETO

Avevano sparato alla prof, tutti promossi

La decisione ha profondamente deluso la docente presa di mira

Avevano sparato alla prof, tutti promossi

ROVIGO - Sono stati promossi i due studenti coinvolti nell'episodio di violenza ai danni della professoressa Maria Cristina Finatti, colpita da spari di pallini al volto durante una lezione di Scienze. Lo riporta il quotidiano Il Corriere del Veneto.

Questi due ragazzi, tra i cinque minori coinvolti nell'incidente, non dovranno ripetere l'anno scolastico nonostante il ruolo principale avuto nell'aggressione: uno di loro - secondo le attuali ricostruzioni - ha sparato i pallini alla docente, rischiando di farle perdere un occhio, mentre l'altro ha filmato l'atto e lo ha diffuso sui social network, rendendolo virale.

Gli avvocati della professoressa Finatti, rappresentandola legalmente, hanno annunciato che la docente è pronta a inviare una lettera al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, considerando questa decisione come un duro colpo morale dopo il danno subito. L'episodio si è verificato lo scorso ottobre all'Itis Viola Marchesini di Rovigo e ha suscitato indignazione in tutto il paese. I legali di Maria Cristina Finatti sono pronti a richiedere l'accesso agli atti per ottenere i documenti scolastici che attestino le valutazioni finali della prima classe dell'Istituto professionale, diretto dalla preside Isabella Sgarbi.

"Quando avremo la conferma formale della promozione, nonché la verifica che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, aggiorneremo immediatamente il ministro Valditara sulla situazione", assicurano gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero.

La decisione di promuovere i responsabili dell'aggressione ha deluso la professoressa Finatti, 61 anni, che insegnava Scienze e si è trovata suo malgrado coinvolta in questo caso. La docente si aspettava che gli studenti fossero bocciati, ma ciò non è avvenuto. "Abbiamo sentito la professoressa Finatti ed è profondamente delusa per le promozioni, considerando quanto accaduto all'inizio dell'anno", spiega l'avvocato Tosca Sambinello.

"È rimasta mortificata dal fatto che, a scuola di Abbiategrasso, l'alunno che ha aggredito una professoressa con un coltello sia stato bocciato (l'episodio è avvenuto alla fine di maggio, ndr), mentre a Rovigo tutto è filato liscio come se nulla fosse. Ci sono due pesi e due misure, ma i principi e i valori della scuola, si chiede la nostra cliente, non dovrebbero essere sempre gli stessi? Dopo le violenze subite, per lei questa promozione è un "schiaffo" morale"

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