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L'europarlamentare Rosanna Conte a fianco dei pescatori

La protesta del settore contro il Piano d'Azione proposto dalla Commissione Europea

L'europarlamentare Rosanna Conte a fianco dei pescatori

CAORLE - "Siamo di fronte al tentativo di distruzione della pesca italiana".  Questo il commento dell'eurodeputata della Lega Rosanna Conte, componente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo e coordinatrice del gruppo ID, durante la manifestazione indetta dalla Marineria di Caorle per opporsi al Piano d'Azione dell'Unione Europea. "Mi unisco convintamente alla protesta dei nostri pescatori contro il Piano d'Azione proposto dalla Commissione Europea - ha dichiarato -. Vietare la pesca a strascico significa affossare un settore chiave per la nostra economia del mare. Significa ridurre ancora la nostra flotta, veder chiudere aziende e sgomberare il campo alle importazioni da Paesi extra-UE che nemmeno rispettano le nostre stesse regole, figuriamoci se hanno gli stessi standard". La protesta dei pescatori italiani è scaturita dal Piano d'Azione proposto dalla Commissione Europea che prevede il divieto di pesca a strascico, una misura fortemente contestata poiché metterebbe a repentaglio un settore fondamentale per l'economia marittima del nostro paese.

I pescatori italiani ritengono che tale provvedimento porterebbe alla riduzione della flotta peschereccia, alla chiusura di aziende e alla concessione del mercato alle importazioni provenienti da Paesi extracomunitari che non rispettano le stesse regole di pesca. "I pescatori italiani hanno in questi anni speso risorse, tempo, energie per perseguire l'obiettivo di una pesca sostenibile e la Commissione europea dovrebbe riconoscere questi sacrifici e venire incontro alle esigenze di una categoria la cui stessa esistenza è messa in serio pericolo da provvedimenti 'green' solo a parole - ha aggiunto - che rischiano, paradossalmente, di non avere alcun effetto sull'ambiente, perché andrebbero nei fatti ad aumentare il pescato di origine extraeuropea, prelevato senza regole e senza tutela delle risorse ittiche, che finisce sulle tavole degli italiani". 

Non solo i pescatori e le loro famiglie sono a rischio, ma anche la sicurezza alimentare di tutti i consumatori italiani. "Per tutti noi consumatori, che non avremo più disponibilità di pescato fresco e locale come adesso - ha concluso -. Questa è una follia ingiustificata e figlia di un ambientalismo ideologico, non supportato scientificamente e soprattutto dannoso per la sostenibilità stessa. Non è mettendo a rischio il posto di lavoro di più di 22mila pescatori italiani che si tutelano mari e risorse. Già lo scorso maggio sono suonate le sirene nelle marinerie di tutta Europa e abbiamo organizzato un Flash Mob di protesta al Parlamento Europeo. Anche oggi diciamo NO al Piano d'Azione UE per la pesca e ci opporremo in tutte le sedi per fermare quest'assurdità. Ora più che mai serve fare fronte comune a difesa dei nostri pescatori, affinché Bruxelles faccia un passo indietro".

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