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Un maestro dal cuore grande

Con il comune ha avviato una raccolta fondi per la realizzazione di silos per sementi

Un maestro dal cuore grande

CONA - Dopo 40 anni di insegnamento alla scuola primaria “Gabriele D’Annunzio” di Pegolotte, il maestro Feliciano Cavallin, in pensione dal 1 settembre del 2022 ha deciso di dedicare il suo tempo e le sue competenze per aiutare una scuola di Agraria ad Alito, un paese vicino a Lira, in Uganda. Una scuola in cui studiano circa 200 studenti e che ha l’obiettivo di insegnare le tecniche agrarie che consentiranno a questi ragazzi di costruirsi un futuro. Una scelta ammirabile quella fatta dal maestro Feliciano Cavallin, 65 anni, originario di Cavarzere, ora residente a Correzzola, in provincia di Padova. “E’ senz’altro una delle esperienze più importanti della mia vita – ha spiegato il maestro Feliciano -. Già da anni ero in contatto con il gruppo Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, associazione che opera da 50 anni in Uganda. Io ero stato già due volte in Uganda come osservatore. Poi, 5 anni fa, sono tornato e ho visto dei bei cambiamenti. L’anno scorso sono sceso con mia moglie, Ivana Pampalon, insegnante all’istituto tecnico De Nicola di Piove di Sacco, anche lei, coinvolta in prima persona in queste attività solidali. Lei scende in Uganda con alcuni dei suoi studenti e poi rientra insieme ai ragazzi che nel frattempo hanno vissuto questa esperienza straordinaria per la loro formazione e poi condividono il loro vissuto attraverso serate che vengono proposte alla cittadinanza. Io invece, in Uganda, mi occupo un po’ di tutto principalmente sono impegnato nella ristrutturazione dei locali della scuola”. Nel 2022 Feliciano ha avuto modo di rimanere in Uganda per circa un mese e mezzo durante il quale è riuscito a dare il via ad un importante progetto e cioè la realizzazione di veri e propri silos per contenere le sementi e anche di una tettoia per la loro protezione. “Avevo scoperto che questa grande azienda-scuola vengono prodotti anche dei cereali-ha continuato iul maestro Feliciano -. Però non avevano il posto dove raccogliere le sementi per cui io che in Italia avevo avuto esperienza con i silos di essicazione, ho fatto la proposta di insegnare a costruire questi contenitori e quindi abbiamo iniziato a realizzare i silos dotati di un minimo di copertura. Ho steso quindi il progetto e l’ho mostrato anche al sindaco di Cona, Alessandro Aggio. Abbiamo fatto una raccolta fondi che è servita per restaurare una vecchia tettoia”. Un progetto importante e soprattutto di grande solidarietà. “Tornerò in autunno – ha concluso Feliciano-. Sono sempre più convinto della necessità di rendermi utile per il prossimo. Svolgendo queste attività, è vero che si aiuta, ma la cosa che gratifica di più è quello che si riceve in termini di amicizia, stima reciproca, questi rapporti personali che si creano con le persone, che sono molto intensi e profondi, sicuramente più intensi di quelli che si possono creare in Italia nel nostro ambiente”.

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