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Manuel Guolo, il cavarzerano andato in Cina: "Eroi sono coloro che restano"

Il 31 enne rientrato dopo 4 anni all'estero ricevuto in consiglio comunale

Manuel Guolo, il cavarzerano andato in Cina: "Eroi sono coloro che restano"

CAVARZERE - Il cavarzerano Manuel Guolo speciale ospite del consiglio comunale di Cavarzere, per raccontare la sua esperienza di quattro anni in Cina, a Shangai. Il giovane è rientrato finalmente in Italia dopo i quattro anni di pandemia che lo hanno costretto a non uscire dai confini orientali, lontano dalla famiglia. "Sono molto onorato di essere qui - ha detto Guolo -. La mia storia comincia nel 2014 quando ancora lavoravo qui.  Ho sempre avuto il pallino delle avventure, sono una persona alla quale piace avventurarsi in mondi lontani. Da sempre sono stato affascinato dalla cultura orientale e quell'anno scelsi di recarmi in Cina come turista".

Guolo, una volta arrivato si innamora perdutamente dei paesaggi e della cultura che lo ha accolto. "E proprio in Cina ho iniziato il mio percorso universitario - ha raccontato -. Mi sono laureato nel 2018 e ho poi trovato lavoro in una scuola internazionale. Un percorso ricco di avventure e avvenimenti che mi hanno cambiato come persona. Catapultarsi dalla nostra realtà, per certi versi piccola, per raggiungere una città di 25 milioni di abitanti in un paese che ne conta più di un miliardo e mezzo. Non è stato semplice, come cittadino italiano e cavarzerano sono sempre stato abituato ad un certo tipo di vita. Là sembrava di essere in un mondo 'alieno' e non nego che ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare".

Ma Manuel ha continuato e ha deciso di restare a vivere per tentare di trovare l'opportunità della vita. "In Cina ho conosciuto colei che ora è mia moglie - ha proseguito -. Andava tutto bene ma rientrati dal viaggio di nozze è arrivato il Covid". Guolo racconta dei primi momenti in cui le notizie sul virus viaggiavano confuse e poco precise. "Pensavamo sarebbe stata una cosa rapida, ma come sappiamo non è stato così. La lontananza dal mio paese e dalla mia famiglia ha amplificato tutto. Certo c'erano le video chiamate ma è stato comunque un periodo molto difficile". Manuel ora è tornato in Italia. "Rientrare è stata un'emozione grandissima - ha detto-. Sono arrivato a casa e ho trovato bandiere e striscioni. Mi sembrava la scena surreale, una manifestazione d'amore che non mi sarei mai aspettato". Il ritorno gli ha permesso di tornare alle vecchie abitudini, quasi dimenticate a causa della lunga lontananza. "Riassaporo le piccole cose, l'andare in bar, ritrovarmi con gli amici in centro". Ma il giovane conferma di voler tornare in Cina. "Per portare il bello del mio paese all'estero - ha concluso -, il design e l'architettura, le eccellenze Venete nel mercato cinese". Nonostante l'esperienza Manuel rimane una persona umile e anzi, desidera portare un messaggio che vola dritto al cuore dei suoi compaesani. "Ho solo un messaggio da dare - ha detto -, Mi vedo solo un uomo di 31 anni che ha scelto di andare in un altro paese. Mi fa piacere che ci sia questa attenzione su di me ma è necessario ricordare con attenzione anche le persone che decidono rimanere. Non è facile fare questa scelta. Chi mi conosce pensa sia un eroe perché me ne sono andato. Io credo che gli eroi siano coloro che restano, che ogni giorno alzano la serranda, investono nel territorio e rendono questa porzione del Veneto un posto migliore".

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