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SOLIDARIEtà

Conetta, l’inizio di un percorso

Dopo il grande successo dell'evento benefico la presidente conferma il desiderio di un appuntamento fisso

Conetta, trecento volte grazie

CONA - L’evento solidale “A cena col cuore” potrebbe diventare un appuntamento fisso. A confermarlo Elisa Grenci, presidente della onlus “Braccio di Ferro Rfe”, coinvolta nella speciale serata di raccolta fondi dedicata all’hospice pediatrico di Padova. “La cena è stata sicuramente un grande successo - conferma -, non solo per l’evento in sé ma per la possibilità di aver creato un momento di sensibilizzazione molto importante”. L’hospice di Padova, infatti, è sede di riferimento per tutta la regione Veneto per la terapia del dolore e cure palliative pediatriche nei bambini con malattie incurabili. “Dal modello di quello di Padova nascono poi gli altri hospice italiani - prosegue -. Cure palliative significano l’assistenza dei bisogni a 360° del bambino con malattia per la quale non esistono terapie o trattamenti volte alla possibile guarigione. L’intero staff medico ed infermieristico valuta e assiste i sintomi fisici, i bisogni psicologici e sociali del bambino a domicilio, in hospice ed in ambiente ospedaliero in tutte le fasi della malattia. Il centro garantisce inoltre attività di consulenza per la gestione del dolore cronico, del dolore e dello stress in corso di procedure diagnostiche-terapeutiche, attraverso metodiche farmacologiche, non farmacologiche e trattamenti fisici”. La serata svoltasi alla sagra di Conetta ha permesso ai rappresentanti dell’associazione di creare un momento di convialità. “Organizzato davvero molto bene e che ha regalato un’occasione importante per gli ospiti, permettendo loro di essere parte attiva in questa iniziativa”. Un evento che, proprio forte del successo ottenuto, potrebbe diventare un appuntamento annuale. “Conetta rappresenta l'inizio di un percorso - continua -, non solo legato all’aspetto economico. E’ un progetto tra persone che si ritrovano ad abbracciare una realtà difficile ma anche un momento per lanciare un messaggio agli altri e far sentire ‘meno soli’ coloro che vivono questa situazione. Alla serata erano presenti tante delle famiglie che sono seguite sono il punto di vista terapeutico, ma anche famiglie qualsiasi che hanno potuto conoscere queste realtà. Tra queste famiglie, a Conetta, quella di uno dei ragazzi seguiti dall’hospice, che oggi ha 23 anni e, grazie a questo percorso, ha la possibilità di vivere una vita il più normale possibile”.

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