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VENETO
10.08.2023 - 13:16
Fulvio Lino Di Blasio
VENEZIA - Nel primo semestre del 2023, il porto di Venezia, tradizionalmente orientato all'export, ha affrontato sfide economiche e finanziarie esterne che hanno influito sulle sue attività. La stagnazione della produzione industriale e manifatturiera, insieme alla riduzione dei finanziamenti alle imprese, hanno contribuito a una diminuzione del volume dei traffici portuali, che è sceso del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo 12.342.769 tonnellate.
In questo contesto, emerge una significativa crescita nel settore dei traffici ferroviari. Nel primo semestre dell'anno, il numero di treni è aumentato del 4,1% (2.423 treni) e il movimento di merci su rotaia è cresciuto del 6% (1.128.855 tonnellate). Questo dato diventa ancora più interessante se si esamina solo il secondo trimestre del 2023, in cui la crescita nel settore ferroviario è stata del 14,8% per i treni e del 20,8% per la merce movimentata. Questo indica una tendenza verso treni più lunghi e capienti.
Un passo importante è stato compiuto dalla società di manovra ferroviaria ERF (Esercizio Raccordi Ferroviari), con sede a Porto Marghera. Essa è stata la prima impresa italiana a ottenere il certificato di sicurezza europeo ERA, che le permetterà di operare sulla rete RFI nei prossimi 5 anni.
I traffici di rinfuse solide hanno conosciuto una crescita del 3,2%, trainata soprattutto dai cereali, che hanno registrato un aumento del 150%. Questo fa eco a una tendenza già osservata nel 2022, quando il porto di Venezia è stato uno dei primi a ricevere navi ucraine, distinguendosi nell'iniziativa "Ukraine Solidarity Lanes" promossa dalla Commissione Europea. I prodotti metallurgici hanno visto una crescita del 24%, mentre i prodotti chimici sono calati del 50,3%.
Nel comparto generale delle merci, il carico generale è rimasto stabile, con una crescita del 2,2%, e si è fatto notare un aumento del 13,5% per i prodotti trasportati tramite Ro-ro.
Al contrario, le rinfuse liquide sono diminuite di oltre il 20%, a causa di cambiamenti nell'industria che favoriscono la conversione verso attività logistiche. Anche i contenitori hanno subito una riduzione del 12,3% (TEU), influenzati dalla situazione economica nazionale e internazionale.
Nel complesso, le toccate di navi sono aumentate dell'1,1%, raggiungendo quota 1.368. Il settore crocieristico continua a crescere notevolmente, con un aumento del 123,2% nel numero di passeggeri, che ha raggiunto la cifra di 173.991 nel corso della stagione ancora in corso.
Il porto di Chioggia, invece, ha registrato una diminuzione del 28,1% nella movimentazione delle merci nel primo semestre del 2023. Questo calo, in linea con le fluttuazioni storiche dello scalo, è oggetto di attenta analisi da parte dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSP), che sta cercando di individuare le prossime azioni da intraprendere per supportare lo sviluppo dell'area, soprattutto migliorando l'accessibilità nautica.
Eccellente l’andamento del settore crocieristico con 24.484 passeggeri registrati tra gennaio e giugno 2023. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, dichiara: “I dati sui traffici relativi al primo semestre 2023 fotografano il porto veneziano in una fase di profonda evoluzione, che lo vede impegnato nel ridisegno del porto commerciale tra il rilascio di nuove importanti concessioni e la realizzazione di fondamentali opere infrastrutturali quali, ad esempio, il ponte ferroviario sul canale ovest e l’avvio dell’iter per l’affidamento dei lavori al terminal container del futuro nell’area ‘Montesyndial’ previsto per la fine dell’anno. In questo scenario trasformativo e di proiezione al mantenimento e al rilancio della competitività, lo scalo lagunare accusa le ricadute negative dovute ad alcuni fenomeni macroeconomici e registra una flessione in alcune categorie di merci anche a seguito di precise scelte di riconversione industriale in chiave green del polo produttivo di Porto Marghera. Ciononostante, il porto dimostra di saper sfruttare le sue caratteristiche di forza. Ottima, ad esempio, la risposta delle rinfuse solide e in particolare dei cereali e dei prodotti metallurgici. L’eccellenza veneziana nei raccordi ferroviari, gestita dalla partecipata ERF, ha inoltre consentito un aumento del +6% delle merci movimentate su rotaia nel primo semestre dell’anno (+21% circa nel solo secondo trimestre 2023). Si assiste infine alla ripresa costante del traffico crocieristico sia a Venezia sia a Chioggia a conferma dell’efficacia delle misure approntate dall’Autorità e dalla struttura commissariale”.
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