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IL CASO
11.08.2023 - 15:40
CHIOGGIA – Non c’è pace per il cantiere del teatro Astra: 68mila euro stanziati dal Comune per rivedere il progetto. Ad occuparsene sarà lo studio professionale Th&Ma Architettura Srl, che dovrà revisionare i vari aspetti progettuali. Ma cosa è successo per portare alla necessità di una revisione dei lavori ormai previsti da tempo? Il teatro Astra è stato soggetto di un intervento di restauro interrotto nel 2010 a seguito di controversie con l'impresa esecutrice che si sono concluse con un accordo bonario e la conseguente chiusura del cantiere prima del completamento dei lavori a progetto. I lavori sono poi ripresi diversi anni dopo ma, al momento dell’entrata in cantiere da parte dell’impresa appaltatrice dei lavori di completamento, sono state riscontrate delle difformità tra lo stato conoscitivo in fase di progetto e lo stato di fatto dell’immobile realizzato che si trovava ad un grezzo avanzato. Insomma il progetto va rivisto sia per quanto riguarda le strutture che gli impianti. Alcune soluzioni progettuali appartenenti al progetto originario dell’edificio esistente risultano non efficienti o inadatte alla funzionalità del teatro e non è mai stato eseguito il collaudo degli impianti esistenti. Non solo, ‘è anche la necessità di sottoporre nuovamente il progetto ai vigili del fuoco. Da qui la necessità di affidarsi ad uno studio professionale per revisionare il tutto e fare il punto della situazione. Un cantiere, insomma, che sembra non avere davvero mai fine, uno dei più lunghi e lenti della storia del territorio clodiense. La sua acquisizione come bene fu fatta addirittura dall’ex sindaco Todaro negli anni ’90. Era uno dei tanti cinema che animavano il centro storico di Chioggia prima della crisi che ha portato alla chiusura di tutte le sale cinematografiche ad eccezione del Don Bosco. L’iter per il recupero dell’immobile e la sua trasformazione in teatro è cominciato con la giunta Guarnieri e, da allora, si sono succedute molte altre amministrazioni (Romano Tiozzo, Casson, Ferro e ora Armelao), ma i lavori, anche per via della chiusura dei rubinetti da Roma per i fondi della Legge speciale, non si sono mai ultimati. Anzi, per un lungo periodo il cantiere è rimasto fermo anche se il teatro era ultimato per un buon 80%.
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