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SERVIZI
18.08.2023 - 11:42
CAVARZERE - Ancora disagi per la frazione di Rottanova e, ancora una volta nell’occhio del ciclone ci sono i mancati servizi dell’ufficio postale. La goccia che ha fatto traboccare l’acqua dal vaso è il cartello, scritto a penna in modo frettoloso, che i rottanovani hanno trovato alla porta dell’ufficio postale nella giornata del 17 agosto (unico giorno settimanale di apertura dell’ufficio): “Ufficio chiuso rivolgersi a Cavarzere”. Questa volta però il paese ha iniziato a “rivoltarsi” portato quasi alla disperazione da una situazione che sembra più una presa in giro che una soluzione ad un servizio fondamentale. In un paese come Rottanova, in cui la media dell’età è abbastanza alta ed i giovani preferiscono emigrare dove i servizi sono maggiori, l’ufficio postale diventa quindi fondamentale soprattutto per i servizi principali quali il pagamento delle bollette, il prelevamento dei soldi e, non per ultimo, di distribuzione delle pensioni. Facile dire che esistono gli uffici postali di Cona e di Cavarzere, ma non è così facile raggiungere i due “poli funzionali” da parte di persone che non hanno la patente, oppure sono anziane e non se la sentono di affrontare strade impervie come quella che costeggia il fiume Gorzone o via Coette Alte, soprattutto nei mesi invernali quando la nebbia è di casa. A peggiorare la situazione la mancanza di mezzi di trasporto, dato che il servizio bus è stato pesantemente limitato. A rispondere alla richiesta di chiarimenti in merito al cartello Stefania Mancuso in sostituzione di Federica Doria. “L’ufficio sarà chiuso fino al 31 agosto ma probabilmente il cartello verrà aggiornato per rinnovo dei locali” - spiega. Da quanto si capisce è stata rilevata della muffa ma, come in tutte le case tale fenomeno non arriva dalla sera alla mattina e risulta già notificato tramite Pec alla direzione di Cavarzere e al Comune. Un fatto che accende una concreto dubbio di volontà di indurre i cittadini a spostare tutto in altri uffici per giustificare una futura chiusura permanente dell’ufficio di Rottanova. Arrivati al limite della pazienza i rottanovani si stanno mobilitando, senza dimenticare quando negli anni ’90 un esponente politico si legò con le catene all’allora ufficio postale provvisorio per evitare la chiusura e vincendo così la battaglia. Stavolta a prendere in mano la situazione è il consigliere di maggioranza Graziano Garbin che, visto il cartello, preso da sgomento e rabbia si è recato dal direttore all’ufficio postale di Cavarzere: “Non è possibile un affronto del genere ai cittadini di Rottanova - ha affermato -. Il giovedì, unico giorno di apertura, hanno tinteggiato e aggiornato i computer. Sembra una presa in giro. La direttrice di Cavarzere mi ha risposto che Rottanova non è di sua competenza e che hanno ricevuto una Pec per il problema muffa. Ma allora cosa ci fa una dipendente chiusa in ufficio? E le donne delle pulizie? Non possono fare i lavori dal lunedì al mercoledì? Questa volta non ci fermeremo. Ho già avvistato il sindaco Munari”. Un’ora dopo il cartello scritto a penna viene tolto e sostituito con uno nuovo scritto a pc che induce a recarsi a Cavarzere. Rimane certo che i più anziani del piccolo paese spostandosi per ritirare anche soli 100 euro dovrebbero perdere più di mezza giornata o attendere l’unico giorno di apertura dell’ufficio aspettando anche dalle 9.15 alle 10.40 con sole cinque persone davanti come racconta un residente. Poca esperienza, poca attenzione? Un argomento da approfondire e che, finalmente, sta mobilitando il paese che non vuole rimanere emarginato dopo la chiusura delle scuole elementari (spazio da rivalutare), asilo (nuovo), ponti e molti esercizi commerciali essenziali.
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