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VIABILITà
02.09.2023 - 12:52
CHIOGGIA – Romea: presto al via i lavori per la rotonda di Valli di Chioggia e di Santa Margherita di Codevigo che elimineranno due pericolosi incroci a raso. Giovedì pomeriggio, a palazzo Balbi si è tenuta una riunione negli uffici dell’assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti. Al tavolo dei lavori erano presenti anche i tecnici Anas e alcuni rappresentanti della Lega, tra cui il consigliere regionale e comunale Marco Dolfin. “Con la rotonda di Valli Anas è già pronta a partire – spiega Dolfin – e verrà fatta con il progetto che prevede la realizzazione del sottopasso per i pedoni che non ha convinto del tutto i residenti. Manca qualche documento sugli espropri che deve fornire il Comune e poi i lavori partiranno. Il progetto è già esecutivo. Inoltre i tecnici hanno assicurato che altri lavori come la rotonda di Santa Margherita, quella di Fusina e il “baffo” di Malcontenta, partiranno o saranno realizzati nel 2024”. Quest’ultimo è particolarmente interessante per i tanto pendolari chioggiotti che, ogni giorno, rimangono in coda a lungo su quel tratto a causa del semaforo. “Il progetto è al momento fermo al Ministero dell’Ambiente – spiega ancora Dolfin – e non si capisce come sia finito lì visto che ha un impatto assolutamente minimo, ma è di importanza vitale per i nostri pendolari. Speriamo comunque che si sblocchi a breve e possano partire i lavori”. All’incontro si è discusso anche del completamento del raddoppio dell’Arzerone, la strada provinciale che costituisce l’unica alternativa alla Romea. Al momento l’intervento non è di semplice realizzazione: “Un tratto della strada è della Città Metropolitana – spiega ancora Dolfin – e un altro è della Provincia di Padova. Quindi, per intervenire, servirebbe un accordo a tre che coinvolga anche lo Stato e la Regione”. Dolfin ha anche portato alla discussione la proposta dell’ex presidente del consiglio Endri Bullo: obbligare i mezzi pesanti a percorrere l’autostrada e non la Romea nei mesi estivi. “I tecnici mi hanno detto che non è possibile – conclude Dolfin – ma hanno anche aggiunto che, in determinate situazioni di pericolosità e per periodi limitati, si può provare in via sperimentale per quei mezzi che escono dall’autostrada a Mestre per poi rientrarci più a sud dopo aver risparmiato soldi del pedaggio utilizzando la Statale”. Insomma una possibilità che potrebbe concretizzarsi il prossimo anno, ma solo se ci fosse l’ok da Roma.
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