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cona
09.09.2023 - 13:50
CONA - Sulla recente notizia dell'avvio del servizio integrativo e sperimentale alla prima infanzia da parte dell'Unità Pastorale di Cona, servizio non ammesso al beneficio del 'bonus nido' di Inps interviene il gruppo 'Insieme per Cona' che sottolinea l'importanza di tale bonus avrebbe rappresentato per le famiglie. "La differenza tra 'asilo nido' o 'servizio integrativo e sperimentale alla prima infanzia' è sostanziale e non di 'etichetta' in quanto per il 'servizio integrativo alla prima infanzia' non è possibile chiedere all’Inps il Bonus Nido, un aiuto economico alle famiglie che prevede l’erogazione di un contributo di massima di 3mila euro all’anno per sostenere le spese per le rette". Gli importi di tale bonuis variano in base all’Isee e sono cumulabili con l’Assegno Unico Figli.
Fino a 25mila euro, infatti, spetta un bonus di 3mila euro all'anno, 272,70 al mese(basato sugli 11 mesi), per gli Isee fino a 40mila il bonus è di 2.500 euro l'anno, 227,20 al mese mentre oltre i 40mila 1.500 euro anni, pari a 136,30 al mese. "Spiace constatare che l’amministrazione Comunale di Cona non abbia investito un solo euro per avviare il nido - concludono -, ma si sia limitata a trasferire alla Parrocchia di Pegolotte i 15mila euro che lo Stato ha assegnato al comune, che consentono l’avvio di un “servizio integrativo per l’infanzia” da 1 a 3 anni e per un massimo di 8 bambini. In concreto, con tale formula, i genitori non potranno beneficiare del Bonus Nido".
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