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IL COMMENTO
29.03.2024 - 14:07
CHIOGGIA – Al mercato arriva solo un quarto di quanto prodotto nella zona di produzione locale: servono dati certi e certificati per migliorare l’intero sistema a aiutare gli operatori. Negli anni il mercato di Brondolo, di fronte ad un evidente calo dei conferimenti, ha mantenuto il ruolo di riferimento nazionale sulla formazione del prezzo all’origine, soprattutto per il radicchio rosso tondo. “Con solo un quarto del prodotto – continua Palo - è difficile incidere su prezzi sostenuti e in grado di essere gratificanti per le aziende agricole per contrastare l’esponenziale aumento dei costi di produzione degli ultimi quattro anni dovuti alla pandemia e ai conflitti geo politici in corso. I costi di produzione sono al centro dell’attenzione del costituendo “Osservatorio del sistema radicchi regionale” in fase di definizione da parte di Veneto Agricoltura con il supporto dell’Università di Padova. Per questo lo scorso 16 febbraio sono stato assieme agli operatori del mercato negli uffici della Direzione Agroalimentare Regionale per sollecitare la predisposizione di un catasto serio e la definizione attendibile dei costi di produzione perché noi riteniamo improcrastinabile tutto ciò per avere elementi chiari di trasparenza per contrastare eventuali concorrenze sleali che possono nascere già tra le aziende agricole. Tema espresso dalla stessa Coldiretti regionale quando a fine anno nell’ambito della presentazione del secondo rapporto sulle agro-mafie in Veneto ha affermato il nascere e il consolidarsi di nuove forme di caporalato gestite da aziende soprattutto (quindi non solo) cooperative senza terra, create un po’ ad hoc, che forniscono manodopera in modo illecito agli imprenditori agricoli”. Conoscere esattamente quanti ettari vengono investiti a radicchio ed il costo per produrlo farebbe luce su chi offre contrattualmente il radicchio sottocosto per altri fini. “E’ necessario porre attenzione massima su questi temi – conclude - va in questa direzione anche la nostra richiesta di incontro del 24 gennaio al vicesindaco e assessore all’agricoltura di cui attendiamo risposta”.
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