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DALLE AULE
19.04.2024 - 11:48
Contestate le modalità di affidamento del Sad che mette in pericolo 40 lavoratori
CHIOGGIA – Il Pd attacca l’amministrazione Armelao sull’attuale situazione alla casa di riposo Casson. I consiglieri Dem Jonatan Montanariello e Lucio Tiozzo Fasolo hanno presentato un ordine del giorno, che verrà discusso in uno dei prossimi consigli comunali, per fare il punto della situazione all’Ipab dove, attualmente, c’è un clima politico tutt’altro che tranquillo con il sindaco Armelao che, dopo aver cacciato Fdi dalla Maggioranza, ha chiesto ai rappresentanti del partito di lasciare i propri incarichi nelle partecipate, casa di riposo compresa dove siede attualmente Giovanni Di Giovanni. “A breve – sostengono i due consiglieri - in Comune sarà in scadenza l’appalto per l'affidamento del servizio di assistenza domiciliare, il Sad. Per la precisione ciò avverrà a giugno ed i lavoratori coinvolti sono circa 40. In particolare amministrativi, oss, addetti alla consegna dei pasti e molti altri. È stato presentato alle organizzazioni sindacali un progetto di affidamento alla casa di riposo insieme ad un piano di contenimento di costi rispetto a quelli che sarebbero sostenuti dall’Ente con il rinnovo attuale delle coop sociali. Da quanto emerge la selezione per avviare questo processo è prevista per un rapporto a tempo determinato. Un massimo di 3 anni coerenti con l'affidamento del servizio. Ci risulta che i rappresentanti dei lavoratori abbiano sollevato la necessità di avere una proposta complessiva che crei un percorso lavorativo a tutto il personale che non vincerà il concorso. Molto spesso si tratta di soggetti che lavorano in quella realtà da anni, e che attraverso quel reddito danno risposta alle esigenze quotidiane di una famiglia. Tutto ciò in un territorio fragile sotto l’aspetto lavorativo, soprattutto nelle economie non legale alla stagione estiva. Per questi lavoratori, ad oggi, non c’è nessuna garanzia”. L’operazione, secondo i vertici dell’Ipab, dovrebbe portare ad un risparmio di 70mila euro, ma il Pd contesta le modalità di selezione: “La perplessità - continuano i consiglieri Dem - nasce dal fatto che, attualmente nel lo stesso Ente, vi sono attive altre graduatorie, recenti e valide. Pur non entrando specificamente in merito alle modalità di selezione, risulta evidente che senza alcuna forma ‘di paracadute’ o garanzie occupazionali, si genererà una macelleria sociale in una città già in forte sofferenza. Per questo chiediamo di capire come avverrà questo risparmio e vogliamo capire se il risparmio cadrà sulla testa della città”. L’ordine del giorno, qualora fosse approvato, impegna la giunta a a salvaguardare lavoro e reddito dei soggetti che sono attualmente impegnati in quei servizi.
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